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Mourinho sospende l’intervista TV dopo Bologna-Roma: “Prima devo chiedere scusa”

Dopo la sconfitta contro il Bologna, l’allenatore della Roma José Mourinho ha interrotto momentaneamente l’intervista TV per chiedere pubblicamente scusa alla famiglia di Sinisa Mihajlovic e al suo calciatore Renato Sanches: “Prima lasciami dire una cosa”
A cura di Michele Mazzeo
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È uno José Mourinho deluso quello che si è presentato davanti alle telecamere dopo la brutta sconfitta della sua Roma in casa del Bologna dell'allievo Thiago Motta. Il portoghese era evidentemente insoddisfatto della prestazione offerta dalla sua squadra al Dall'Ara e nel prosieguo dell'intervista ai microfoni di DAZN (nella quale ha anche affermato per la prima volta pubblicamente la sua volontà di continuare ad essere l'allenatore della compagine giallorossa nonostante il contratto in scadenza al termine di questa stagione) lo dirà chiaramente pur giustificando alcuni dei suoi calciatori, ma il primo atto davanti alle telecamere dell'emittente che detiene i diritti TV della Serie A dopo il K.O. contro gli emiliani è stato quello di chiedere pubblicamente scusa a due diversi destinatari.

Lo Special One infatti ha interrotto il giornalista che gli stava ponendo la prima domanda perché prima aveva due messaggi da mandare: il primo alla famiglia del compianto Sinisa Mihajlovic, di cui il giorno prima di Bologna-Roma ricorreva l'anniversario della morte, e il secondo ad un suo calciatore. "Lasciami dire prima una cosa che volevo farlo prima della partita ma mi sono dimenticato: voglio abbracciare tutta la famiglia di Sinisa Mihajlovic e chiederle scusa perché non l'ho fatto prima. Un grande abbraccio a sua moglie, ai suoi figli e a tutti i suoi cari" ha difatti esordito il portoghese prima di tornare poi in qualche modo a parlare di calcio.

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Dopo essersi scusato con la famiglia Mihajlovic per la dimenticanza, José Mourinho ha voluto poi chiedere scusa anche al suo calciatore Renato Sanches che nel match conto il Bologna ha fatto entrare in campo all'intervallo per poi sostituirlo per scelta tecnica dopo appena 18 minuti tra l'incredulità dello stesso centrocampista suo connazionale: "Poi voglio chiedere anche pubblicamente scusa a Renato  perché ho fatto quello che ho sentito che dovevo fare: so che è molto dura per un calciatore però forse è ancora più dura per un allenatore. Io l'avrò fatto tre quattro volte nella mia carriera di oltre 20 anni e so che è sempre dura per questo mi voglio scusare con lui" ha difatti aggiunto l'allenatore della Roma ai microfoni di DAZN prima di riprendere l'intervista in cui ha poi anche rivelato la sua volontà di restare sulla panchina giallorossa anche dopo la scadenza del suo attuale contratto ("Io voglio continuare nella Roma, ma se continuo qui dobbiamo lavorare con le limitazioni del Fair Play Finanziario e quindi è meglio lavorare con qualche giovane che può crescere rispetto a giocatori formati che non possono migliorare. Con la società non ho ancora parlato di contratto, ma questa società ha dei tifosi unici. Se la separazione dovesse accadere, non sarà per volontà mia" ha infatti chiosato lo Special One).

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