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Mourinho: “Ho pregato e pianto per Eriksen. Ma ora possiamo sorridere perché Christian è vivo”

José Mourinho ha avuto modo nella sua lunga carriera di allenatore di lavorare anche con Christian Eriksen. E del danese ha parlato a cuore aperto dicendo delle parole molto toccanti: “Ho pregato e pianto per lui. E alla fine possiamo festeggiare perché Christian è vivo. Ho parlato con Hojbjerg e le notizie sono positive”.
A cura di Alessio Morra
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Tutto il mondo del calcio si è stretto ed è stato vicino a Christian Eriksen, che nel corso della partita tra la Danimarca e la Finlandia ha avuto un malore. Le sue condizioni sono stabili. L'intervento dei medici, e pure di Kjaer, è stato determinante oltre che rapido. Ventiquattro ore dopo il danese è ancora nel cuore di tutti. Eriksen è stato omaggiato e incoraggiato davvero da chiunque e oggi hanno fatto sentire la loro voce anche Harry Kane, che ha vissuto anni importanti al suo fianco ai tempi del Tottenham, e José Mourinho, allenatore della Roma che ha avuto modo di allenarlo per poche settimane prima del trasferimento all'Inter.

Il calcio ha unito la gente

A ‘Talk Sport', Mourinho ha parlato delle sue emozioni: "Ieri ho pregato, ho pianto, penso che l'abbiano fatto milioni di persone nel mondo. Perché il calcio può unire le persone. Ieri, purtroppo per le ragioni sbagliate il calcio ha unito la gente. E alla fine possiamo festeggiare perché Christian è vivo".

"Dio stava guardando il calcio in quel momento"

Il tecnico portoghese ha detto che determinante è stata l'organizzazione che il calcio si è data negli ultimi anni che ha permesso a Eriksen di rimanere in vita: "Per fortuna il calcio è andato andato in una direzione con più organizzazione, protocolli, livello dei medici e degli specialisti. E credo anche che Dio stesse guardando il calcio in quel momento. Il tutto, messo insieme, ha permesso a Christian di restare con noi, con la sua famiglia, di essere vivo. Tutto questo è molto più importante del calcio, ma allo stesso tempo credo che abbia mostrato anche i buoni valori del calcio. L'amore, la solidarietà, lo spirito di famiglia. Non si trattava solo della sua famiglia, ma della famiglia del calcio. Il calcio unisce le persone".

E Mou ha chiesto anche informazioni di prima mano a Hojbjerg, giocatore del Tottenham e della nazionale danese: "Ho parlato con Pierre-Emile Hojbjerg questa mattina e Pierre è molto positivo su Christian. Le notizie sono buone, quindi penso che sia un momento per festeggiare".

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