Mourinho: “E’ la mia Calciopoli. Ho preso il Tottenham a -12 ma credo alla Champions”

Josè Mourinho è pronto a riscrivere da subito la storia del Tottenham. Il portoghese ha ereditato una situazione in clasifica al limite del disastro da parte di Mauricio Pochettino che ha abdicato dopo la straordinaria cavalcata della scorsa stagione quando spinse gli Spurs nella storica finale di Champions League (poi persa nel derby inglese con il Liverpool). La situazione è delicatissima, la scommessa quasi impossibile ma i recenti risultati positivi (compreso l'ultimo successo ottenuto sul Brighton) fanno ben sperare i tifosi londinesi.
Un gap di 12 punti, la missione impossibile di Mou
Il problema principale è il ‘gap' che il Tottenham sta subendo rispetto alle posizioni valide per la Zona Europa che conta, la Champions League. Mourinho ha ereditato gli Spurs a -12 e oggi si ritrova già a -3, con un'escalation di risultati utili che hanno rimesso in marcia la macchina, non ancora perfetta ma in fase di rilancio. Servirà ovviamente un capolavoro da parte del tecnico portoghese che per confermare le difficoltà ha preso a paragone la Juventus e Calciopoli.
Al Tottenham ho cominciato con -12 dalla Champions League. Difficile colmare una distanza di 12 punti, ma restiamo lì, a contatto. Adesso siamo a -3. Dalla prossima stagione, partendo tutti da zero punti, sarà un'altra storia
L'Italia, la Juventus e Calciopoli
Il confronto è stato volutamente preso con la Juventus del post Calciopoli quando i bianconeri finirono in Serie B per le decisioni federali e altri club iniziarono il proprio campionato con penalizzazioni pesantissime che ne condizionarono l'esito finale: "In Italia, dopo Calciopoli, quando la Juventus fu retrocessa in Serie B, ci furono altre squadre che restarono in Serie A, ma vennero penalizzate. Alcune squadre cominciarono il campionato con -12, -10 punti. Dunque, non sarà facile, i giocatori sentono la pressione e la responsabilità. Ci proveremo fino alla fine".