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Mourinho allena la Roma, ma ha tempo per l’Inter: “Scrive tutti i giorni nella chat del Triplete”

José Mourinho e l’Inter, un filo mai interrotto, anzi più che mai resistente e vivo, pur a dispetto degli anni trascorsi da quell’indimenticabile 2010, in cui i nerazzurri vinsero tutto. Il tecnico portoghese oggi allena la Roma, ma dedica ogni giorno un po’ del suo tempo a scrivere nella chat di quella squadra leggendaria.
A cura di Paolo Fiorenza
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La Roma è partita bene nel primo atto ufficiale della nuova stagione, vincendo in casa del Trabzonspor la gara d'andata del playoff di Conference League: 2-1 il risultato finale, grazie alle reti di capitan Pellegrini e del nuovo arrivato Shomurodov. Adesso basterà il pareggio tra una settimana all'Olimpico per qualificarsi per la fase a gironi della neonata competizione continentale. Soddisfatto ovviamente José Mourinho, che tuttavia ha mandato un messaggio alla sua dirigenza: "In rosa mi manca ancora qualcosa".

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Lo Special One si è subito calato nella nuova parte di condottiero e capopopolo della sua nuova squadra, che è la prima diversa dall'Inter in Italia, da quando Mou lasciò i nerazzurri nel 2010 in direzione Madrid. Eppure il filo che unisce il portoghese a quei colori, a quegli uomini leggendari, a quelle imprese consegnate alla storia del calcio, non si è mai interrotto. Anzi, tutt'altro, è più che mai resistente e vivo.

Lo confermano le parole di Javier Zanetti, capitano di quell'Inter, pronunciate in occasione della manifestazione Campioni sotto le Stelle', organizzata dal Comune di Biella: "Siamo ancora nella stessa chat del Triplete, José è uno dei più attivi, scrive praticamente ogni giorno".

Il ‘Tractor' argentino ha poi svelato un episodio che dimostra la cruda voglia di vincere di Mourinho: "Ha sempre le idee chiarissime, questa è la sua qualità. Nel 2009 abbiamo perso contro il Manchester United e siamo usciti dalla Champions League, nello spogliatoio eravamo tutti tristi e arrabbiati. Josè ha voluto parlare subito con Moratti, proprio lì, davanti a tutti. Gli disse: Presidente, se compriamo quattro o cinque giocatori, nella prossima stagione vinciamo la Coppa. Noi ci guardavamo un po' imbarazzati in quel momento ma alla fine, ovviamente, ha avuto ragione lui".

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