Moreno Torricelli: “Mia moglie aveva il 2% di possibilità di sopravvivere. Ho mentito ai miei figli”

Moreno Torricelli ha rimesso addosso da un po' i panni da lavoro. L'ex difensore della Juventus oggi a 55 anni e maneggia ancora i ferri del mestiere dopo aver chiuso con il calcio anche per la morte della moglie Barbara, stroncata a 40 anni dalla leucemia. L'ex centrale faceva il falegname, prima di firmare "sul cofano di un auto" il contratto che lo portò a guadagnare tanto per l'epoca ("passai da uno stipendio di 2 milioni a uno di 80"), ora è tornato alla fatica appresa da adolescente che voglia di studiare non ne aveva ma per guadagnare non esitò a sgobbare nei mobilifici. E anche adesso "se c'è da montare delle finestre vado".
Geppetto (il soprannome datogli da Roberto Baggio) aveva iniziato anche la carriera di allenatore poi nel 2010 arrivò il decesso della consorte, "era parrucchiera e tagliava ai capelli a Del Piero quando veniva da noi a mangiare". La uccise la leucemia e quello il punto di svolta della vita. È così quando provi un grande dolore, compreso tutto quanto fa parte del viaggio sfibrante accanto alla persona che ami. "Con lei ho vissuto 20 anni bellissimi – ha confessato al Corriere della Sera -, abbiamo avuto tre figli stupendi, due dei quali mi hanno reso nonno. Poteva durare di più? Certamente. Ma il viaggio è stato bello".
Moreno Torricelli, la morte della moglie e la bugia ai figli
La loro storia iniziò nella maniera più semplice e genuina, come un tempo. Torricelli conobbe la ex consorte a 15 anni e scoccò la scintilla. Quel giorno dette retta al consiglio dello zio. "Barbara lavorava con mia cugina, un giorno decidono di pranzare insieme. Ero al bar dei miei genitori a fare i caffè e mi disse: corri a a casa stammi a sentire. Monto sulla bici, la vedo. Mi innamoro".

Aurora, Alessio e Arianna sono i figli nati dalla loro relazione. La malattia grave della madre s'innesta su un altro ricordo da crepacuore che Torricelli tira fuori un poco alla volta. Fa male davvero solo a leggere le sue parole figurarsi cosa possa aver provato e provi ancora oggi. "I medici mi dissero: c'è solo il 2% di possibilità di guarigione per ogni anno dal trapianto di midollo. Non dissi niente, né a lei, né alla sua famiglia e neanche ai nostri tre figli. Non volevo che perdessero la speranza".
Come si fa a dissimulare situazioni del genere? Bella domanda… Torricelli dice tutto senza filtri. "Dopo 10 mesi ho detto la verità a tutti solo negli ultimi giorni ed è stata una liberazione. I miei ragazzi avevano 10, 11 e 16 anni. Non hanno mai saputo la verità, non ho avuto la forza di dirgliela neanche dopo. La leggeranno per la prima volta qui".

Cosa fa oggi Moreno Torricelli, la vita con la nuova compagna
Il suo rapporto con il calcio giocato e da tecnico è finito lì, in quel momento perché poi è cambiato tutto. Il calcio è come una delle foto di un carillon che si ripone nella tasca più vicina al cuore: da un lato i ricordi sul rettangolo verde dall'altro la foto di una vita con sua moglie. Oggi ci sono il lavoro di una vita che ha ripreso piano piano dopo la pandemia di Covid grazie a un amico artigiano. "Carlo mi disse: sono solo e ho molto lavoro. Perché non vieni a darmi una mano?. E se c'è da montare delle finestre vado". E poi c'è Lucia, è la nuova compagna che "mi ha riacceso la luce dentro. Mi ha distolto dalla tragedia, mi ha fatto tornare a stare bene". La vita toglie e dà. In un modo o nell'altro, un giorno o l'altro.