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“Mister, ti voglio bene”: la lettera di Castrovilli al suo primo allenatore nel Bari

Il talento della Fiorentina otto anni fa entrava nei giovanissimi nazionali del Bari, di un anno più grandi, ringraziando Gigi Nicassio, suo primo allenatore, in una lettera aperta: “Ci spiegate bene il calcio, ci chiedete di essere educati prima di tutto e grazie a voi sono cresciuto”. Oggi è alla Fiorentina, con Chiesa e Ribery.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gaetano Castrovilli, classe 1997, di professione trequartista è forse la sorpresa più piacevole di queste prime settimane di Serie A. Bravo, ordinato, diligente in campo e soprattutto con quel fiuto per l'inserimento giusto che permette alla propria squadra di trovarsi in superiorità nella trequarti avversaria, senza disdegnare quando può di andare a segno. Il tutto, all'esordio assoluto in massima serie, con la maglia della Fiorentina e da autentico ‘Carneade' in rampa di lancio, bruciando le tappe. Anche se chi lo conosce da sempre sa che sin da piccolo aveva con sè un bagaglio di dote naturale non indifferente.

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Castrovilli calcisticamente è cresciuto lontanissimo da Firenze e dalla Toscana. Si è formato nel Bari dove è sempre stato considerato un centrocampista di belle speranze già all'età di 14 anni, quando era tesserato con il settore giovanile del club pugliese. Un piccolo campione in erba e un futuro secondo molti già assicurato, tanto da meritare il salto di categoria con i ragazzi dei Giovanissimi Nazionali, più grandi di un anno con cui è riuscito comunque a confermarsi in campo.

La lettera aperta a mister Nicassio

Un salto di qualità che il giovanissimo Castrovilli ha vissuto con passione ma anche con un pizzico di rammarico lasciando il suo primo tecnico, mister Gigi Nicassio allenatore in quella stagione in cui compì il salto di categoria: "Carissimo mister Gigi, sono il tuo allievo Gaetano Castrovilli, mi dispiace di averti lasciato in questo periodo anche se non posso dire di stare male con i '96 perché il mister Loseto e i compagni mi fanno stare bene".

Ci spiegate bene il calcio, ci chiedete di essere educati prima di tutto e grazie a voi sono cresciuto giorno dopo giorno. Avete un solo difetto: di essere troppo buono con tutti.

La rampa di lancio della Fiorentina

Una lettera aperta da parte di un ragazzino che si affacciava al mondo e che dopo otto anni si ritrova in Serie A, a giocare al fianco di un campione come Frank Ribery o ad un altro talento che ha già assaporato la maglia della Nazionale maggiore, Federico Chiesa e che si appresta a puntare ad altre piazze ancor più prestigiose con i top club italiani che già lo stanno seguendo.

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