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Milan, Scaroni: “Giampaolo? Abbiamo sbagliato a sceglierlo”

Il presidente del Milan Paolo Scaroni ha ammesso l’errore ‘di gioventù’ fatto in estate con la scelta tecnica di Giampaolo in panchina: “Una scelta infelice ma è giusto sbagliare nelle ripartenze. Oggi felici di Pioli, di una dirigenza e di una proprietà che hanno come obiettivo riportare il Milan dove essere. Tornare a giocare? Lo vogliamo e faremo di tutto per farlo perché ce n’è la possibilità”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan è pronto a riprendere a giocare, così il presidente rossonero Paolo Scaroni in una recente dichiarazione ha ribadito la posizione del club per il prossimo futuro: "Vogliamo concludere la stagione, c'è una strada percorribile ed è fattibile". Poi, torna a parlare anche del progetto rossonero pre coronavirus che era iniziato con Giampaolo ed è proseguito con Pioli in un cambio tecnico che ha destato più di un dubbio: "Con Giampaolo la scelta non è stata felice, abbiamo sbagliato la scorsa estate".

Così, Scaroni ammette l'errore che in molti avevano già adocchiato da tempo, cioè la scelta tecnica dell'ex Sampdoria Giampaolo su cui era iniziato il nuovo progetto di un Milan giovane, di prospettiva e qualità all'insegna delle indicazioni della nuova proprietà americana del Gruppo Elliott. Poi, l'improvvisa e ancor oggi inspiegabile involuzione tattica, il controsenso di una preparazione votata con un modulo e l'utilizzo di nuovi assetti ai primi colpi in campionato. Fino al naufragio, all'esonero e alla ripartenza con Pioli: "Noi abbiamo sempre voluto riportare il Milan dove deve stare ma giustamente si commettono errori. La maggior parte li abbiamo già fatti, sono alle spalle non sono davanti a noi. Pioli? Siamo felici con lui in panchina".

Dunque, il progetto prosegue per Scaloni che è soddisfatto dell'insieme societario costituito da una rosa importante, di prospettiva e un assetto dirigenziale finalmente coeso e di profilo internazionale: "Siamo tra le rose più giovani in assoluto della Serie A. Le partite si vincono o si perdono con i giocatori in campo ma i campionati, i trofei si vincono o si perdono tutti insieme come club, anche grazie alla dirigenza". Scaloni applaude a Gazidis e al suo lavoro dietro le quinte, al nuovo proprietario Elliott ma anche agli ‘indipendenti' che sono prima di tutto milanisti e non al soldo di qualcuno.

Infine, il ritorno del calcio che verrà, giocato in campo e studiato per rilanciare brand e un messaggio ancora forte: "Iniziamo a pensare a tornare ad allenarci, poi penseremo a tornare a giocare. Quindi a farlo a porte aperte. Il pensiero va ai tifosi, ai nostri sponsor. Tutto sarà in evoluzione, ma se lavori bene oggi vinci la sfida di domani nel portare il tuo nome e marchio in mercati ancora da esplorare".

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