Milan-Rangnick, il Lipsia vuole un indennizzo di 7-8 milioni

Tra il dire e il fare c'è di mezzo l'indennizzo. L'accordo tra il Milan e Ralf Rangnick per la prossima stagione è stato ormai raggiunto da tempo, con buona pace di Stefano Pioli che sta ottenendo risultati molto positivi nel post-lockdown. L'RB Lipsia però non sembra disposto a liberarsi facilmente del tedesco e per questo avrebbe richiesto un indennizzo compreso tra i 7 e gli 8 milioni di euro. I rossoneri ora dovranno trattare nella speranza di far calare le pretese del club della RedBull
Milan-Rangnick, l'ultimo ostacolo da superare è l'indennizzo richiesto dal Lipsia
Non è un mistero la volontà del Milan di puntare su Ralf Rangnick a partire dalla prossima stagione. Il manager tedesco è il profilo giusto secondo la dirigenza rossonera per ricoprire il ruolo di allenatore e direttore tecnico, per quello che dovrebbe essere il nuovo progetto del club del capoluogo lombardo. Contatti avviati da tempo e intesa già raggiunta con il diretto interessato che a quanto pare ha ricevuto le giuste garanzie anche sul mercato. Le ultime notizie provenienti dalla Germania però raccontano di un nuovo ostacolo da superare nel discorso tra il Milan e l'RB Lispia, il club titolare del contratto di Rangnick fino al 2021.
La società teutonica infatti per liberare l'allenatore in anticipo rispetto al 2021 vorrebbe un indennizzo compreso tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Una cifra non altissima, ma comunque importante per un Milan che punterà allo sconto. Bisognerà trattare ad oltranza con i tedeschi nella speranza di fare calare le loro pretese puntando anche sulla volontà di Rangnick di sposare la causa rossonera. Dirigenza rossonera, con Gazidis in prima linea, impegnata a trattare dunque, mentre la squadra di Pioli sempre più rivalutato da tifoseria e addetti ai lavori dopo il super rendimento dalla ripresa continua ad inseguire l'Europa.