44 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milan, Daniel Maldini: “Sto bene, mi alleno. Ibra un riferimento, ma il mito è Ronaldinho”

Il rampollo di Casa Maldini sta superando brillantemente la quarantena dopo essere risultato positivo come papà Paolo: “Non ho più sintomi, sto abbastanza bene. Al Milan sto benissimo, il cognome sulle spalle non mi pesa ho un buon rapporto con tutti. Ivra mi dà molti consigli ma il mio mito è Ronaldinho e mi piace molto Joao Felix”
A cura di Alessio Pediglieri
44 CONDIVISIONI
Immagine

Continua la quarantena per il giovane rampollo di Casa Maldini: Daniel, insieme a papà Paolo, sta trascorrendo l'obbligo di isolamento di quindici giorni da quando è risultato positivo ai tamponi al coronavirus. Un momento difficile e delicato per il giovane talento tesserato del Milan che in stagione ha anche avuto modo di mostrare le proprie qualità in campo, in Serie a prima dello stop per la pandemia.

Per Daniel nessun sintomo grave o ripercussione fisica. Insieme al più celebre papà ha confermato di aver contratto il virus ma di stra trascorrendo questo periodo di forzato isolamento cercando di non pensare al problema e concentrandosi sul prossimo futuro, quando si ritornerà a giocare a calcio. La notizia della sua positività e di Maldini senior era giunta nella seconda metà di marzo.

La quarantena e l'allenamento

Daniel si allena, si cura e attende che tutto finisca. Intanto pensa al calcio,giocato e non e risponde ai tifosi rossoneri attraverso i social network, le uniche finestre aperte sul mondo esterno in un momento in cui la ‘distanza sociale' è una imposizione necessaria per preservare la propria e altrui salute: "Adesso sto bene, ho ripreso ad allenarmi con continuità, non ho più sintomi del virus".

Dall'esordio a San Siro alle pressioni del cognome sulle spalle

Daniel ha poi ricordato i momenti migliori della sua ancor giovanissima carriera in rossonero: "Al momento la mia più grande emozione è stato l'esordio a San Siro, davanti ai miei tifosi. Ero calmo e concentrato. Ho la responsabilità di portare avanti una ‘dinastia' del calcio italiano, ma sono abituato fin da piccolo a queste pressioni. E' un orgoglio e un onore"

Da Ibra a Leao, ottimo rapporto con tutti

Il Milan, la squadra di una vita il calcio come una seconda casa: "Vestire i colori del Milan rappresenta un po' come stare in una famiglia allargata da sempre. Ho un ottimo rapporto con tutti i miei compagni, anche se mi sono legato maggiormente a tre in particolare: Leao, Castillejo e Calhanoglu. Ibrahimovic? Ottimi rapporti, mi continua a dare una serie di suggerimenti sia in campo che fuori".

I modelli da cui prendere ispirazione

Il pensiero, poi, va anche agli idoli che lo hanno da subito ispirato. Due su tutti e non sono rossoneri: "Il primo è Ronaldinho, uno dei miei modelli di sempre con cui mi confronto. Attualmente mi piace Joao Felix".

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views