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Milan, Boban durissimo: “È stato imbarazzante ma Pioli non è in discussione”

Zvonimir Boban, Chief Football Officer del club rossonero, per definire la batosta subita a Bergamo contro l’Atalanta ha utilizzato parole durissime: “È stato imbarazzante: questo non può essere il Milan”. Nel post partita Pioli fa mea culpa e parla di mercato: “Bisogna lavorare meglio, io per primo. Ibra? Alzerebbe il livello”.
A cura di Vito Lamorte
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È stato imbarazzante: questo non può essere il Milan. Non pensiamo che in un anno o sei mesi si possa rifare il Milan di Berlusconi, ma i miglioramenti ci devono essere. C'erano stati negli ultimi due mesi e la sconfitta di oggi è una brutta batosta. Bisogna svegliarsi e reagire. Non sarà un bel Natale. È giusto essere tristi e sconcertati.

Sono queste le parole che ha utilizzato ai microfoni di DAZN Zvonimir Boban, Chief Football Officer del Milan, per definire la batosta subita dai rossoneri a Bergamo contro l'Atalanta. Il dirigente del Diavolo ha confermato che il tecnico Stefano Pioli non rischia niente ("Siamo super contenti di lui e di come sta lavorando: non ci sono dubbi") e nonostante la squadra sia a 14 punti dalla zona Champions League è difficile pensare a un intervento massiccio nel mercato di gennaio:

Cercheremo di fare il nostro meglio rispetto alle potenzialità che abbiamo. Certamente dovremo pensare bene a certe posizioni e migliorare la squadra. Succederà qualcosa e cercheremo di rinforzarci, di più non posso dire. La squadra è molto giovane, ma questa è la politica della società. Noi vorremmo essere subito competitivi, sappiamo bene che non lo possiamo essere e che ci vuole un po' di tempo per esserlo.

Pioli: Bisogna lavorare meglio, io per primo. Ibra? Alzerebbe il livello

L'allenatore del Milan non ha cercato scuse nel post-partita di Bergamo dopo il 5 a 0 rimediato al Gewiss Stadium contro la Dea:

Abbiamo sbagliato la partita contro l'avversario peggiore. Succede quando non approcci bene la gara e perdi i duelli. Non possiamo essere questi, lo abbiamo visto nelle precedenti partite, ma oggi le responsabilità sono le nostre. I meriti dell'Atalanta ci sono tutti, ma anche i nostri demeriti. Sui quali dovremo lavorare perché, ripeto, non possiamo essere quelli visti oggi.

Stefano Pioli è stato chiamato in causa anche sul mercato e rispetto ad altre volte ha fatto capire che probabilmente di qualcosa c'è bisogno per migliorare la rosa e alzare la competitività:

La società sa le valutazioni che sto facendo, ormai dopo tre mesi conosco pregi e difetti. Se ci riferiamo solo alla partita di oggi, ci vorrebbero tanti cambiamenti, ma non siamo questi. Sembra che non abbiamo lavorato insieme da tre mesi, ma non è così. Dobbiamo ripartire con le nostre certezze.Ibrahimovic? Sono domande da fare alla dirigenza, io ho già detto anche pubblicamente che è un grande campione, alzerebbe la competitività. Non la professionalità, perché da quel punto di vista alleno una squadra ottima. Ma crescerebbero quella voglia e quella determinazione che alzano il livello negli allenamenti e consentono alla squadra di presentarsi alle partite in condizioni migliori. Questa sconfitta è figlia di una cattiva settimana, e il primo responsabile sono io. Si può, si deve fare meglio. Se non ci fosse stata la sosta avrei preferito, però… Dovremo ripartire molto meglio.

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