Messi sfinito dall’altura all’intervallo di Bolivia-Argentina: “Sono morto”
"Sono morto". Con queste parole Lionel Messi si rivolgeva a Rodrigo De Paul, Lucas Ocampos e agli altri compagni della nazionale argentina subito dopo la fine del primo tempo della gara contro la Bolivia, partita valida per il secondo turno del girone di qualificazione ai Mondiali del 2022 dell'America Latina. Il numero 10 si è lasciato andare a questa confessione dopo aver ricevuto una bottiglietta d'acqua da un uomo dello staff della Seleccìon mentre si incamminava verso gli spogliatoi e questa situazione si può ricondurre a due fattori: la prima, che fa riferimento al fatto che La Paz (3500 m sul livello del mare) è da sempre un luogo particolare dove andare a giocare a calcio a causa dell'altura e chi non è abituato ne risente di più; e la seconda può essere ricondotta al fatto che la Pulce, a causa dei problemi con il Barcellona, ha iniziato tardi la preparazione per la stagione e questo potrebbe avere delle ripercussioni anche su un fuoriclasse su di lui.
Bisogna, però, anche mettere in evidenza come Messi nel secondo tempo della partita di La Paz è stato uno dei migliori in campo della selezione di Lionel Scaloni e ha contribuito con le sue giocate alla vittoria dell'Argentina sul campo della Bolivia per 2-1. A decidere la sfida sono state le reti degli "italiani" Lautaro Martinez e Joaquin Correa dopo che La Verde si era portata in vantaggio con Marcelo Moreno. Proprio il numero 9 della nazionale di casa è stato protagonista di un battibecco a fine partita con Messi: l'attaccante boliviano non ha preso bene i sorrisi degli argentini dopo la vittoria e ha attaccato verbalmente i calciatori dell'Albiceleste ricordandogli il 6-1 del 2009. Proprio la Pulce è stato il primo a rispondere all'avversario e dopo qualche minuto di tensione la situazione è tornata tranquilla.