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Mazzarri ha un nuovo lavoro: “Faccio il manager, ho messo su ville di lusso. Target alto”

Walter Mazzarri non allena da più di un anno, ma non se ne sta certo con le mani in mano. Il tecnico livornese si sta dedicando ad una nuova attività molto lontana dal mondo del calcio: “Faccio il manager. Ho messo su ville di lusso che affitto ad un target alto. Ho voluto misurarmi con l’economia”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Walter Mazzarri non siede in panchina ormai da oltre un anno: era il 4 febbraio 2020 ed il tecnico livornese risolveva il contratto col Torino dopo tre sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, tra cui uno 0-7 in casa contro l'Atalanta ed un 4-0 a Lecce. Da allora Mazzarri è stato sporadicamente accostato ad alcune panchine, ultima quella della Fiorentina, ma per ora resta ad osservare i colleghi, godendosi il mare della Toscana nella sua villa di San Vincenzo, di fronte all'isola d'Elba.

Una scelta, come spiega al ‘Corriere dello Sport': "A Torino decisi di dimettermi ma per questioni che con il calcio e il club non c'entrano. E di cui non parlo. Sono carico come e più di prima. Finora è stata una scelta. Ho rifiutato diverse proposte perché dopo 20 anni di carriera posso anche permettermi di selezionare soltanto progetti che realmente mi convincono. Chi crede nel mio lavoro deve confrontarsi con le mie idee. Se conosce un po' di quello che ho fatto, sa che posso essere un valore aggiunto. Diciamo pure che, complice il Covid, ho deciso di fermarmi, riflettere. E nel frattempo studiare il calcio che si evolve".

Mazzarri in ogni caso non se ne sta con le mani in mano, ma si sta dedicando ad altro, qualcosa di molto lontano dal mondo del calcio: "Faccio il manager. Ho messo su ville di lusso che affitto ad un target alto. Ho voluto misurarmi con l'economia, sfruttando gli insegnamenti di imprenditori importanti che ho avuto come presidenti: Cairo e De Laurentiis, in particolare. Ho già ospitato vip, personaggi dello spettacolo. Tutti entusiasti. Quando facevo il secondo di Ulivieri e a Napoli lui mi presentò a Ferlaino, gli disse: presidente, il mio vice è un economista e poi un bravo tecnico. E ho indirizzato entrambi sugli investimenti".

Il 59enne tecnico toscano – che ha confessato a Cassano di aspettare l'offerta giusta – gonfia il petto ricordando i successi della sua carriera in panchina: "Basta andare a scorrere gli almanacchi: Reggina salvezza storica, Livorno ritorno in A dopo 55 anni, Sampdoria rinata, Napoli preso al sest'ultimo posto e portato in Champions. Quinto con l'Inter in un momento storico difficile per il club e a Torino il record dei 63 punti. Le sembra poco? Poi, certo, c'è chi dice: ma cosa ha vinto? Molte volte in questo ambiente, sbagliando, si parla di vincenti e non vincenti. Il lavoro dell'allenatore va valutato in base alle forze che ha. Chi consegue risultati superiori alle aspettative vince uguale. Un rimpianto? Con il senno di poi, di essere arrivato all'Inter nel posto giusto ma nel momento sbagliato".

Mazzarri è sulla piazza e non vede l'ora di tornare, serve qualcuno che lo convinca. A sentire lui, ci stanno provando in molti: "Il futuro? Le dico il presente: oggi il mio telefono squilla ogni minuto".

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