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Max Allegri al Milan, raggiunto l’accordo: sarà lui il nuovo allenatore rossonero, quanto guadagnerà

L’accordo tra il Milan e Max Allegri è stato raggiunto su una intesa di un biennale con opzione per il terzo, da 5 milioni più bonus. Il ritorno in rossonero grazie all’arrivo di Igli Tare, il neo ds che lo ha voluto come nuovo allenatore per rilanciare il club.
A cura di Alessio Pediglieri
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Massimiliano Allegri nuovo allenatore del Milan, raggiunto l'accordo. La scelta del club rossonero è caduta sul tecnico livornese libero sul mercato. Il ritorno sulle panchine di Serie A, dove c'è fermento, da quando la Juventus lo ha esonerato e dopo un periodo di riflessione che è terminato con il ritorno alla Milano rossonera. Decisivo l'arrivo di Igli Tare come nuovo ds, dopo l'anno difficile del Milan, che ha accelerato i tempi sulla decisione e con l'offerta arrivata nella giornata di mercoledì ha superato la concorrenza del Napoli, ancora in trattativa con Antonio Conte. In 48 ore, il Milan ha fatto pressing e trovato l'accordo: per Max Allegri pronto un biennale con cui avrà un compito preciso, riportare il Diavolo agli albori di un tempo.

I dettagli dell'accordo tra Allegri e il Milan: 5 milioni per due anni, più bonus

Allegri è pronto a ritornare in panchina e lo farà riabbracciando il Milan con cui per quattro anni ha condiviso il cammino vincendo uno Scudetto e una Supercoppa italiana. Per il tecnico è pronto un contratto di due anni – con opzione per il terzo – a 5 milioni di euro a stagione, più eventuali bonus legati ai risultati che si riusciranno ad ottenere, fino ad altri 2 milioni. Superata dunque la concorrenza del Napoli, con De Laurentiis che lo aveva "opzionato" in caso di partenza di Conte che, al momento, non ha ancora deciso dil proprio destino.

Dopo Tare, Allegri. La rifondazione del Milan riparte dallo staff dirigenziale che avrà voce in capitolo sulla futura squadra da costruire per un obiettivo chiaro: riportare la società ai livelli passati, cancellando l'ultimo nefasto periodo che ha portato i rossoneri all'attuale anno fallimentare appena concluso. Lontanissimo da sempre per la lotta Scudetto, eliminato malamente in Europa, non si è nemmeno qualificato per le Coppe della prossima stagione, alzando al cielo una Supercoppa e perdendo la finale di Coppa Italia contro il Bologna. Nel mezzo, il cambio di due allenatori, attriti in squadra, cambi di rotta sul mercato invernale e la contestazione dei tifosi. Il nome di Max Allegri è di quelli che contano, serve da subito per dare una impronta precisa e vincente.

Milan e Allegri, in passato fu subito Scudetto

La prima volta di Massimiliano Allegri in rossonero risale al giugno di 15 anni fa, giugno 2010, prelevato dal Cagliari dove aveva compiuto una stagione esemplare alla guida dei sardi, prendendosi gli onori e la chiamata al Milan. Dove, anche grazie ad un mercato che gli consegnò arrivi come Robinho e Ibrahimovic e alla intuizione di sfruttare da trequartista un Boateng che giocò la sua stagione migliore. Fu subito Scudetto, un ricordo indelebile, che però venne via via guastato da un rapporto che si andò ben presto a logorarsi.

Dal 2012 fino al 2014 Allegri e il Milan non furono più in grado di ripetersi. Complice il fine ciclo di giocatori squadra, come i simboli di Gattuso, Nesta, Inzaghi e le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic. Senza dimenticare che ci fu anche la stagione maledetta del gol fantasma di Muntari che determinò un campionato a favore della Juventus di Conte. Alla fine, con un percorso europeo insufficiente, le strade si separarono mestamente nel gennaio 2014.

Milan e Allegri, atto secondo: si riparte dallo Scudetto

Adesso, i presupposti, il clima, le idee sono diametralmente opposte: Allegri non è certo più un allenatore emergente, il suo curriculum è enorme, tanto quanto le aspettative che lo precedono. A distanza di 15 anni sembra l'uomo giusto al posto giusto per poter ripetere da subito il primo anno in rossonero ma senza commettere gli errori successivi. Ritrova un Milan orfano di tutto, finito ottavo in classifica, senza Europa e con un solo principale obiettivo da inseguire il prossimo anno: lo Scudetto. Per potersi ripetere insieme, quindi anni più tardi.

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