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Marouane Fellaini è guarito dal coronavirus, l’annuncio del club

Marouane Fellaini è stato dimesso dall’ospedale dove era ricoverato da 3 settimane per essere stato trovato positivo al coronavirus. Il centrocampista belga, ex Manchester United, è stato ritenuto guarito come annunciato ufficialmente dal suo club, lo Shandong Luneng. In Cina il campionato non è ancora ripreso.
A cura di Maurizio De Santis
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Marouane Fellaini (32 anni) è guarito dal Covid-19 e ha lasciato l'ospedale dove è stato ricoverato per 3 settimane. L'ex centrocampista belga del Manchester United e della nazionale era stato trovato positivo al suo rientro in Cina e sottoposto a misura di isolamento precauzionale e poi ricoverato. A dare l'annuncio della buona notizia è stato lo stesso club nel quale adesso milita il calciatore, lo Shandong Luneng.

Fellaini è stato esaminato e trovato guarito ed è stato in grado di lasciare l'ospedale oggi (martedì, ndr) " – si legge nella nota della società.

Sottoposto a regime di quarantena. Incubo finito ma prima di potersi riunire ai compagni di squadra e riprendere una vita "normale", l'ex dei Red Devils dovrà osservare un periodo di quarantena di 14 giorni (così prevede il protocollo molto rigido applicato per fare fronte all'emergenza sanitaria).

Il campionato cinese è ancora fermo. Non c'è alcuna fretta né necessità particolare considerato anche che al di là della Grande Muraglia, nonostante la fase più acuta della pandemia sia stata superata, non è chiaro ancora quando e se potrà riprendere il campionato.

Massima cautela per il timore di una seconda ondata di contagi. Quando il 22 marzo scorso Fellaini risultò positivo al test del contagio da coronavirus venne subito accantonata l'ipotesi che la Super League cinese (l'equivalente della nostra Serie A) sarebbe potuta riprendere nel giro di poco tempo. "Certezze" sparite e messe in subordine rispetto alla valutazione della situazione contingente e dell'evoluzione della malattia. Secondo i dati ufficiali la Cina, dove la pandemia di Covid-19 è scoppiata prima di propagarsi nel mondo, è riuscita ad arginare la diffusione del morbo ma le autorità temono ora una seconda ondata di contagi, provocati essenzialmente dai casi provenienti dall'estero.

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