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Marchisio spiega la fuga di Ronaldo: “Il progetto della Juve non era alla sua altezza”

Vedere la Juve nella parte bassa della classifica è impressionante. Claudio Marchisio usa tre concetti semplici ma dirompenti a corredo del momento difficile che stanno vivendo i bianconeri. Perché il cinque volte Pallone d’Oro è andato via? Anche in questo caso la versione dei fatti ha una lettura ulteriore.
A cura di Maurizio De Santis
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Il progetto della Juventus non era all'altezza di Cristiano Ronaldo. Le difficoltà attuali smentiscono che il problema della squadra fosse il campione portoghese. La sua decisione apparsa come una fuga è per certi versi comprensibile. Tre concetti semplici ma dirompenti a corredo del momento difficile che stanno vivendo i bianconeri. L'avvio di stagione in campionato è stato durissimo, la vittoria in Champions ha avuto la consistenza di un brodino. Claudio Marchisio spiega così cosa è accaduto (e sta accadendo) a Torino. Nessuno avrebbe immaginato un inizio così traumatico, al punto da spingere il tecnico, Allegri, a definire la partita contro lo Spezia uno "scontro salvezza".

L'ex "principino", che alla "vecchia signora" ha legato l'intera carriera prima di giocarne spiccioli in Russia, non usa giri di parole e mette da parte la diplomazia nell'affrontare la questione. Lo fa in occasione della presentazione della formazione di calcio a cinque L84, neo-promossa nel massimo campionato nazionale. Marchisio parte da un assunto basilare che non è solo un adagio da spogliatoio: ovvero, si vince e si perde in undici.

Non è che manca qualcosa solo in un reparto come il centrocampo – ha spiegato l'ex bianconero nell'intervista alla Gazzetta dello Sport -. E se la squadra prende gol non è certo colpa solo degli errori dei singoli. Si difende insieme… la fase difensiva è una questione collettiva. Per esempio il gol preso contro il Milan non è solo responsabilità solo del portiere ma anche di un'azione non contrastata bene.

Vedere la Juve nella parte bassa della classifica è impressionante. La realtà dei numeri non dice tutto, perché la cifra tecnica della rosa resta elevata, ma rende bene l'idea delle contraddizioni di un gruppo che da dominante in Serie A è divenuto preda. E senza Cristiano Ronaldo è anche peggio. Perché il cinque volte Pallone d'Oro è andato via? Anche in questo caso la versione dei fatti ha una lettura ulteriore. Il suo addio è stato la spia di qualcos'altro.

È mancato un progetto più solido e lineare da due anni – ha aggiunto Marchisio -. Si vede che il problema non è Ronaldo che è andato via. La realtà è che intorno a lui non è stata costruita la squadra giusta e questo lo ha portato ad avere aspettative deluse. E a decidere di lasciare la Juventus.

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