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Mancini non ha dubbi sul rigorista dell’Italia: “Jorginho dopo la Svizzera ne ha segnati 7”

Roberto Mancini ha presentato la sfida della Nazionale Italiana contro la Macedonia del Nord, valida per i playoff di qualificazione ai Mondiali del 2022.
A cura di Vito Lamorte
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L'attesa è finita. L'Italia tra poco più di 24 ore scenderà in campo contro la Macedonia del Nord per la semifinale dei playoff che possono valere la qualificazione ai Mondiali del Qatar 2022. Gli Azzurri dovranno superare Trajkovski & co e poi pensare alla possibile finale contro la vincente di Portogallo-Turchia. Nella conferenza stampa della vigilia il CT Roberto Mancini ha analizzato il momento dei suoi ragazzi e ha parlato del tempo avuto a disposizione per preparare gli spareggi: "Chiaramente non abbiamo avuto tanto tempo perché i ragazzi arrivano, devono recuperare dalle fatiche dei loro club, dai viaggi… Quindi abbiamo fatto come sempre, nulla di particolare, abbiamo provato qualcosa. La maggior parte dei ragazzi, a parte qualcuno che è rimasto a casa per gli infortuni, hanno fatto parte del gruppo degli Europei, quindi si conoscono già".

C'è grande timore di non andare per la seconda volta consecutiva ai Mondiali e nella rosa attuale ci sono 9 elementi che hanno vissuto lo spareggio con la Svezia del 2017 ma il commissario tecnico è convinto che la squadra farà bene: "Non so se il fatto che nove calciatori abbiano vissuto l’eliminazione del 2017 possa essere un vantaggio o meno, quello che accadde fa parte della vita dello sportivo. Ci possono essere momenti entusiasmanti e altri di delusione. Questo fa parte di un percorso, magari si potesse solo vincere. Nessuno vuole ritornare al 2017 ma basta essere concentrati su quello che si vuole fare sul campo. È una squadra che sa giocare bene a calcio, l’ha dimostrato".

Italia, Macedonia del Nord, Portogallo e Turchia: da queste quattro uscirà il nome della qualificata. A chi gli chiede la favorita del gruppo Mancio risponde così: "Nel girone, se così possiamo chiamarlo, non ci sono favorite. In 90 minuti può accadere qualsiasi cosa, anche le partite più scontate vanno giocate".

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Su chi sarà il rigorista degli Azzurri non ha dubbi: "Jorginho dopo i due rigori sbagliati con la Svizzera ne ha segnati sette di seguito, mi sembra abbastanza preciso. Se ci sarà un rigore saremo pronti a tirarlo. A Palermo ci saranno molto vicini come sempre. Siamo stati qui l’ultima volta due anni fa (novembre 2019, l’ultima partita giocata dalla Nazionale al 100% in Italia, ndr), il pubblico si fa sentire. Il fatto che domani si torni al 100% è una cosa positiva in più rispetto agli ultimi due anni. Ma la gente avrebbe risposto alla grande anche col 75%, si sarebbe fatta sentire lo stesso".

Su possibili novità a livello tattico il Mancio si è espresso così: "Qualcosa di nuovo abbiamo provato, ma vedremo durante la partita quello che potremo fare se avremo bisogno di fare dei cambiamenti. La pazienza bisogna averla, perché la Macedonia difende bene, porta tutti i calciatori dietro la linea della palla, non bisogna avere frenesia sennò diventa difficile".

Infine il CT difende la sua squadra dalle critiche che sono arrivate dopo la mancata qualificazione diretta a Qatar 2022: "In questi otto mesi la Nazionale non è cambiata, ha sempre cercato di fare il proprio gioco. Quando prepari un Europeo o un Mondiale hai tempo per preparare delle cose, durante l’anno è più difficile. Ma la mentalità non è cambiata, è la stessa".

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