353 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’unico equilibrio che Bonucci ha spostato al Milan: “In campo non rendeva per come era pagato”

Le parole dell’ad rossonero, Ivan Gazidis, sono una bocciatura per i due calciatori che in rossonero hanno avuto storie e ed epiloghi differenti ma entrambi sono uniti accomunati da un particolare.
A cura di Maurizio De Santis
353 CONDIVISIONI
Leonardo Bonucci e Gianluigi Donnarumma compagni di squadra nel Milan.
Leonardo Bonucci e Gianluigi Donnarumma compagni di squadra nel Milan.

Contratti pesanti, ingiustificati rispetto alle necessità di bilancio e al rendimento del calciatori. Una decina i tesserati che al Milan guadagnavano più di quanto effettivamente meritassero e, soprattutto, di quanto fosse in grado di pagare un club che ballava sul ciglio del burrone. L'ad, Ivan Gazidis, fa anche qualche nome. Lo lascia sospeso nell'aria a mo' di esempio raccontando cosa ha trovato quando è arrivato in rossonero, cosa è diventato oggi il ‘diavolo' e a cosa può ancora ambire.

Leonardo Bonucci e Gianluigi Donnarumma i casi più emblematici. L'ex dirigente dell'Arsenal non usa giri di parole per ammettere che "costavano parecchio" ma una spesa così alta per il loto sostentamento non trovava conferme dal responso del campo. Il difensore pentito e tornato alla Juve, il portiere che è stato accompagnato dal tormentone continuo sul suo rapporto con l'ex agente, Mino Raiola, e dalla telenovela sui rinnovi del contratto: due storie e percorsi differenti lungo uno stesso filo conduttore, i loro ingaggi viaggiavano su cifre improponibili.

L'ex numero dei rossoneri consola il difensore tornato in bianconero dopo appena una stagione a Milano.
L'ex numero dei rossoneri consola il difensore tornato in bianconero dopo appena una stagione a Milano.

"Sono qui per spostare gli equilibri", disse Bonucci nel giorno della presentazione. Quella frase pronunciata con un po' di risentimento e altrettanto orgoglio s'è rivelato l'epitaffio della sua esperienza in rossonero. Quando tornò a Torino dopo appena una stagione definì un errore, uno sbaglio dettato dalla rabbia la decisione di trasferirsi a San Siro.

Costò 40 milioni e uno stipendio netto di 7,5 milioni, gli stessi soldi che mettevano in tasca Higuain o Dybala. È da lui che parte a riflessione di Gazidis. "C'erano molti contratti pesanti, quasi troppi da nominare, giocatori che costavano parecchio come Bonucci per esempio", ha ammesso nell'intervista a ESPN. E davanti agli occhi dei tifosi scorrono ancora le immagini delle indecisioni clamorose di quella stagione contro Lazio, Sampdoria o addirittura i croati del Rijeka. Finì male e anche in fretta, ognuno andò per conto suo.

Un errore, così Bonucci ha definito la sua decisione di trasferirsi a San Siro una volta rientrato in bianconero.
Un errore, così Bonucci ha definito la sua decisione di trasferirsi a San Siro una volta rientrato in bianconero.

Con Donnarruma invece è stato uno stillicidio, culminato addirittura con le minacce rivolte alla sua famiglia per l'ingordigia del suo procuratore e quel "faccio ciò che dice Mino" che è stato come gettare benzina sul fuoco. Dal tritacarne non è mai uscito del tutto, nemmeno da quando è andato al Psg. Il Milan arrivò fino a 8 milioni, da Parigi rilanciarono fino a 12 e la volontà del calciatore fece la differenza.

Gazidis ne ha anche per lui: "Avevano rinnovato Gianluigi Donnarumma, un ottimo portiere, ma con un contratto enorme per trattenerlo. Alcuni contratti erano troppo alti rispetto alle prestazioni in campo di questi giocatori. Probabilmente c'erano 10 diversi esempi di giocatori che rientravano in quella categoria. E i giocatori, quando sono pagati in eccesso rispetto alle loro prestazioni, sono davvero difficili da cedere… l'obiettivo è spendere in modo efficace ed efficiente".

353 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views