L’ultima verità su Kvaratskhelia, al Napoli dopo rifiuti assurdi: “Mi licenziano se lo propongo”
Kvaratskhelia è l'uomo in più di questo Napoli. L'inizio di stagione del georgiano è stato a dir poco devastante. I numeri confermano l'incredibile impatto del giocatore in maglia azzurra: 6 gol e 6 assist in 12 presenze tra campionato e Champions League. Un'intuizione al momento azzeccata da parte della società che con 10 milioni si è assicurata un giocatore dalle grandi doti tecniche, dotato di sacrificio e anche forza fisica. L'uomo in più che serviva a Spalletti dopo i tanti addii della scorsa estate che avevano completamente rivoluzionato la rosa del Napoli.
In tanti si sono chiesti come abbia fatto il club partenopeo ad assicurarsi Kvaratskhelia e soprattutto come abbia fatto il resto d'Europa a non rendersi conto del potenziale incredibile di questo giocatore. A fare chiarezza, svelando un retroscena a dir poco particolare sulle trattative che hanno poi portato il giocatore al Napoli, è stato il Ct della Georgia, Willy Sagnol. L'ex terzino del Bayern, oggi commissario tecnico della nazionale georgiana, ospite di After Foot ieri su RMC, ha rivelato proprio alcuni significativi dettagli sui tanti rifiuti ricevuti per Kvaratskhelia nel corso delle ultime stagioni.
Sagnol lo osservava da vicino proprio nel corso dei ritiri con la Georgia e ammirava le qualità di questo ragazzo sotto gli occhi di tutti. Kvaratskhelia aveva incantato il proprio Ct che ha sottolineato come abbia fatto da tramite con alcuni club e direttori sportivi proponendogli l'esterno georgiano. Sagnol aveva contatti soprattutto con club di Ligue 1 francese ma nessuno però ha rischiato di scommettere su di lui. Non solo perché non convinti delle sue caratteristiche, ma anche per le sue origini.
“Mi è stato chiesto di trovare un soprannome latino per Kvaratskelia – ha rivelato il tecnico francese su RMC Sport – Mi è stato anche detto che se lo avessero proposto al loro presidente, sarebbero stati licenziati". Pur rivelando questo tipo di risposta, Sagnol ha comunque ammesso che le squadre francesi non hanno un grosso potenziale di scouting capace di poter osservare da vicino giocatori di questo tipo.
Già lo scorso mese di settembre Sagnol, sempre a RMC, spiegò altri dettagli sul mancato approdo di Kvara in Francia. "Volevo che giocasse in Ligue 1 come sta facendo ora in Serie A ma in Ligue 1 non erano interessati". Ma c'è di più, ancora una volta il suo cognome dalla pronuncia apparentemente difficile, è stato uno dei motivi che non ha fatto decollare le trattative: "Tutti quelli che io ho sentito dicevano: ‘è un giocatore che si stanca dopo 70 minuti' oppure che era solo un georgiano, non brasiliano, è meno glamour".
