video suggerito
video suggerito

Luis Enrique ha inventato un nuovo ruolo: “Hakimi e Nuno Mendes non sono esterni”. Cosa devono fare

Luis Enrique dopo la conquista della finale del Mondiale per Club, con la vittoria del Real Madrid, ha spiegato la sua idea di calcio coinvolgendo nel discorso i suoi terzini.
A cura di Marco Beltrami
0 CONDIVISIONI
Immagine

Anche il nuovo Real Madrid di Xabi Alonso ha pagato dazio al calcio "fluido" di Luis Enrique. Nel PSG tutti devono sapere fare tutto, come predicato ampiamente dall'allenatore della formazione campione d'Europa. Un esempio? Le parole dell'allenatore spagnolo proprio dopo la conquista della finale del Mondiale per club, quando si è soffermato sui ruoli dei laterali, sono emblematiche.

Luis Enrique e il ruolo non ruolo degli esterni Hakimi e Nuno Mendes

In conferenza stampa, infatti, Luis Enrique, sempre molto disponibile, ha parlato proprio del ruolo delle sue due frecce, ovvero Hakimi e Nuno Mendes. Nella sua idea, questi due calciatori che rappresentano un punto di forza del PSG non sono solo esterni. Si parte dal marocchino: "Hakimi ha libertà, Hakimi non è un terzino. Quando abbiamo il possesso del pallone, Hakimi può essere un centravanti, può essere un esterno, può essere un giocatore tra le linee, può essere un trequartista, può essere un mediano. Quando non abbiamo il pallone, è un terzino che pressa alto ma ha anche compiti difensivi".

Stesso discorso per il suo dirimpettaio Nuno Mendes, al netto delle caratteristiche diverse in entrambe le fasi di possesso e non possesso: "Nuno ha molta capacità offensiva, ci piace molto, ma non c’è spazio per tutti, quindi dobbiamo trovare un equilibrio nella fase di costruzione partendo da una posizione più bassa, ma con la qualità tecnica e fisica che ha".

L'idea di calcio di Luis Enrique per il suo PSG

Sullo scacchiere tecnico-tattico del PSG, il "non ruolo" degli esterni si inserisce in un contesto più ampio: "Ci piace molto la mobilità, e questo implica l’occupazione degli spazi e, in tal senso, credo che la squadra tragga beneficio dalla qualità e dalle virtù di tutti i giocatori, in particolare dei nostri terzini. E nel corso della partita puoi vedere entrambi (i terzini) concludere dentro l’area oppure difendere nella nostra area".

E a giudicare dai risultati, Luis Enrique non può che essere soddisfatto dei suoi ragazzi: "Mi piace quest’idea calcistica generale e completa, e credo che la nostra squadra rappresenti molto bene questo concetto".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views