L’Uefa obbliga l’Ucraina a cambiare maglia: la Crimea sulla divisa non può esserci

"Gloria all'Ucraina! Gloria agli eroi". Quello slogan e quella maglia vanno cambiati. La Uefa lo ha imposto all'Ucraina che domenica sera, in occasione della prima partita agli Europei contro l'Olanda, dovrà indossare una casacca differente. Perché? La connotazione politica del messaggio sulla divisa di gioco aveva scatenato le proteste formali da parte della Russia, al punto da inviare una lettera alla Federazione e chiedere che fossero presi provvedimenti.
La questione della discordia: l'annessione della Crimea
Il riferimento è anche al disegno che raffigura la mappa del Paese comprensiva della regione della Crimea, porzione di territorio che la Russia ha annesso nel 2014 (ritenendola parte integrante del proprio territorio nazionale) in seguito a un referendum sull'autodeterminazione e indipendenza della Penisola effettuato a marzo di quell'anno. La consultazione popolare venne definita illegale dall'Onu, dall'Unione Europea, dal Consiglio d'Europa e dagli Stati Uniti perché svolta in un clima di minacce e di violenze, e quell'annessione non riconosciuta dalla maggior parte della comunità internazionale.
Lo slogan della discordia nella rivolta anti Russia
Alle obiezioni mosse in un primo momento da Mosca la stessa Uefa aveva replicato che la maglia dell'Ucraina e delle altre nazionali partecipanti a Euro 2020 era stata approvata in accordo con i regolamenti attualmente in vigore sugli equipaggiamenti tecnici a disposizione delle differenti selezioni. Alla vigilia della prima gara del torneo è arrivato il dietrofront da parte della Federazione. Dopo un’analisi più approfondita – ha spiegato la Uefa – è emerso che il motto indicato sulle divise dell'Ucraina richiama il motto urlato durante la rivolta popolare anti-russa a Maidan nel 2014. Uno slogan "chiaramente di natura politica che deve quindi essere ritirato in vista delle partite ufficiali".