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L’ossessione di Francesco Guidolin quando vedeva per strada un’auto Subaru: era più forte di lui

Francesco Guidolin aveva un’avversione per due cose: il colore viola e le automobili Subaru. Il tecnico veneto poteva arrivare a comportamenti estremi per non avere niente a che fare con quelle che riteneva fonti di sventure.
A cura di Paolo Fiorenza
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Può una persona avere un'ossessione tale per una marca di automobili, ritenendola fonte di iattura presente e futura, da non volere non solo non avere niente a che fare con quella marca, ma addirittura fare di tutto per non guardare qualsiasi vettura recante quel marchio? La risposta è sì, e il motivo è la scaramanzia, ovvero la convinzione che alcune nostre azioni possano influenzare, controllare o prevenire degli eventi, con cui tuttavia non hanno alcun legame razionale. Subaru è il nome che secondo Francesco Guidolin può solo preannunciare sventure: il 70enne tecnico veneto è così fobico verso l'azienda automobilistica giapponese da mettere in atto comportamenti assurdi come quello raccontato da Alessandro Lucarelli.

Francesco Guidolin durante una conferenza allo Swansea: è stata la sua ultima squadra, nel 2016
Francesco Guidolin durante una conferenza allo Swansea: è stata la sua ultima squadra, nel 2016

La scaramanzia di Francesco Guidolin: il colore viola e le auto Subaru erano da evitare a tutti i costi

L'ex difensore livornese è stato allenato da Guidolin per due anni al Parma, tra il 2008 e il 2010. Un biennio ricco di soddisfazioni, durante il quale i gialloblù furono prima promossi in Serie A e poi si classificarono all'ottavo posto in classifica nella stagione successiva nella massima serie. È proprio a quel periodo che risale quella che per Lucarelli è "la cosa più bizzarra" mai accadutagli nel mondo del calcio, con Guidolin e la temutissima Subaru protagonisti.

"Il mister odiava il viola e le Subaru – spiega Alessandro alla ‘Gazzetta dello Sport' – Una volta fece un viaggio in pullman girato di spalle per non guardare la marca della macchina davanti a noi". Che ovviamente – è sottinteso – era proprio una vettura della casa giapponese, il cui marchio risale al 1953, quando Kenji Kita (il primo presidente della Fuji Heavy Industries, la società madre di Subaru) decise di dare un nome autenticamente giapponese alle sue auto.

Il logo della Subaru
Il logo della Subaru

Il nome della Subaru nasce da un mix. In lingua giapponese, la parola Subaru ha due significati principali che spiegano l'identità del marchio: quello astronomico (è il nome giapponese dell'ammasso stellare delle Pleiadi) e quello letterale (deriva dal verbo "subaru" che significa "unire", "raggruppare" o "governare insieme"). Il logo raffigura sei stelle a quattro punte disposte all'interno di un ovale blu, che rappresenta il cielo notturno. Tutte cose che a Guidolin probabilmente interessano meno di zero…

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