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Il duro sfogo di Vieri, insultato per l’esultanza al gol dell’Inter: “Mi vergogno per voi imbecilli”

Bobo Vieri si è sfogato alla Bobo TV raccontando di aver ricevuto messaggi di insulti da parte di alcuni tifosi della Lazio per via della sua esultanza con sua figlia allo stadio al gol di Gosens dell’Inter. L’ex attaccante di nerazzurri e biancocelesti è un fiume in piena: “Mi vergogno per voi”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il gol di Gosens contro la Lazio ha fatto esplodere definitivamente l'esultanza dell'Inter nel match vinto 3-1 contro la squadra di Sarri. Tre punti che avevano fatto esplodere contemporaneamente anche la festa a Napoli prima che Dia poi rovinasse la festa Scudetto in casa degli azzurri. Nella gara del ‘Meazza' però c'è stata un'immagine bellissima e tenerissima che è piaciuta tantissimo ai tifosi da casa. Le telecamere infatti hanno inquadrato per alcuni secondi Bobo Vieri esultare al gol di Gosens che teneva dolcemente fra le braccia sua figlia Isabel. Una tipica scena serena e felice tra padre e figlia che però ha avuto un seguito raccapricciante. Perché? Il motivo l'ha spiegato lo stesso Vieri alla Bobo TV prendendosi uno spazio per spiegare cosa sia accaduto sui social tra alcuni utenti che hanno inspiegabilmente contestato la sua esultanza.

"Su Instagram la sera mi sono arrivati messaggi di tifosi della Lazio dicendomi che non ho rispettato la Lazio perché ho esultato – spiega Vieri sfogandosi con Ventola, Adani e Cassano – Io li offendo tutti, non me ne frega niente. Non sono prigioniero e non ho contratti con squadre". L'ex attaccante nerazzurro ha proseguito: "Ho portato le mie figlie a una partita di calcio che me lo chiedevano da tempo e scherzavamo a ogni gol – continua – Degli imbecilli della Lazio mi hanno detto che non ho rispetto. A me non dovete dire niente, dovete stare zitti con me perché io dove sono andato nella mia carriera ho sempre dato tutto me stesso in qualsiasi squadra del mondo in cui sono stato". 

Vieri non si spiega cosa abbia potuto dare fastidio nel vedere esultare allo stadio un padre con sua figlia. "Se io vado allo stadio con la mia famiglia per tifare una squadra, vado a tifare una squadra, punto – ha spiegato ancora Vieri alzando la voce – Io ho un affetto per tutte le squadre dove ho giocato e mi sono anche tatuato un'aquila in virtù dell'anno bellissimo che ho vissuto ma non vado in giro a farmi vedere, non me ne frega un ca**o". Cassano, Adani e Ventola annuiscono dando completamente ragione a Vieri che si infuria per ciò che ha letto raccontando anche di aver risposto ad alcuni di loro.

"Io sono tifoso di tutte le squadre in cui ho giocato, la gente ha perso la testa perché io ho esultato con la mia bambina – insiste Vieri – . Voi siete fuori di testa, fate ridere. Ma che ca**o scrivete, fate ridere, gente con la tastiera che scrivono". Prima di passare la parola agli altri, Vieri chiude il discorso una volta per tutte: "Io mi vergogno per voi che scrivete queste robe qua – conclude – Una persona intelligente non può scrivere cose del genere. A me non interessa di nessuno se vado in un posto con la mia famiglia vado per divertirmi punto".

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