Lo scandalo del fuorigioco che può costare la qualificazione ai Mondiali: ecco il calcio senza VAR

A chi ancora rimpiange il calcio senza tecnologia, un'epoca oscura in cui i palloni potevano entrare in porta senza che fosse gol, i guardalinee facevano segno di proseguire con la bandierina abbassata pur al cospetto fuorigioco di metri, si potevano dare gomitate in faccia senza essere visti e accadevano in campo molte altre nefandezze che a termini di regolamento niente e nessuno avrebbe potuto correggere, ricordiamo com'erano le cose quando non c'era il VAR. Basta mostrare cosa succede tutt'oggi dove il Video Assistant Referee non è presente, per capire come sia accettabile pagare il prezzo di un'attesa che può arrivare a qualche minuto (fermo restando che in alcuni casi restano zone d'ombra dove si dovrà intervenire) pur di non assistere a scandali come quello che può costare la qualificazione ai prossimi Mondiali a Capo Verde.
Il fuorigioco inesistente che può costare i Mondiali a Capo Verde
L'arcipelago di isole situato nell'Oceano Atlantico è ancora in corsa per lo storico risultato, ma avrebbe già potuto portarlo a casa se nel finale dell'ultimo match contro la Libia l'arbitro e soprattutto il guardalinee non avessero vanificato il gol della vittoria di Capo Verde fischiando un fuorigioco inesistente, col giocatore offendente ben dietro l'ultimo difensore (a parte il portiere). Le immagini parlano chiaro, l'azione è regolare di oltre un metro.
Libia e Capo Verde stavano pareggiando 3-3, quando al quinto dei sette minuti di recupero è avvenuto il fattaccio: filtrante in profondità, poi trasformato in gol non convalidato perché l'arbitro aveva fermato il gioco appena aveva visto l'assistente di linea alzare la bandierina con granitica certezza.
Nelle qualificazioni mondiali della zona africana il VAR non è presente: stadi inadeguati
In assenza di VAR (gli standard della maggior parte degli stadi africani non ne consentono l'implementazione, dalla mancanza di telecamere adeguate ai problemi di connettività e trasmissione e ai costi elevati), il direttore di gara non ha potuto fare altro che far riprendere il gioco con un calcio di punizione per la Libia, tra le veementi proteste di tutta la panchina di Capo Verde.
A una sola partita dal termine del girone eliminatorio, la nazionale di Capo Verde ha ancora grandi possibilità di qualificarsi comunque per i Mondiali nordamericani del prossimo anno: per avere la certezza di mantenere il primo posto nel gruppo dovrà battere in casa il modesto Eswatini, già superato all'andata 2-0. A quel punto sarà inutile un eventuale successo del Camerun, attualmente secondo, nel suo ultimo turno contro l'Angola (Anguissa e compagni potrebbero comunque sperare nel ripescaggio via playoff).