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L’Italia al fianco dell’UEFA contro la Superlega: la decisione arriva a poche ore dalla scadenza

Così la maggior parte degli Stati dell’Unione Europea l’Italia si costituisce con l’Uefa nel giudizio davanti alla Corte di Giustizia europea sulla legittimità dell’opposizione alla Superlega. La decisione potrebbe essere decisiva per la candidatura del nostro paese all’organizzazione dell’Europeo del 2028.
A cura di Vito Lamorte
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A poche ore dalla scadenza è arrivata la scelta da parte del Governo: l'Italia ha deciso di costituirsi al fianco dell'UEFA nel giudizio davanti alla Corte di Giustizia europea sulla legittimità dell’opposizione alla Superlega e alle posizioni di Real Madrid, Barcellona e Juventus. Si tratta di una scelta che aumenta ancora di più il peso del massimo ente calcistico europeo nel contenzioso con i club che la scorsa primavera avevano cercato di dare una spallata alle istituzioni continentali per crearsi una piattaforma tutta loro: insieme all’Italia si sono costituiti la maggior parte degli Stati dell’Unione Europea, fra i quali Francia, Spagna e Portogallo. Secondo quanto appreso da Politico, sono 15 i paesi Ue che hanno scritto alla Corte per sottolineare l'importanza della "protezione della sacralità del modello sportivo europeo, un baluardo contro le leghe sportive chiuse di stile americano". 

"Il Governo italiano ha deciso di intervenire a sostegno dell’Uefa nel giudizio sulla Superlega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea": questa la nota apparsa sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La scelta da parte del Governo Draghi è un segnale importante anche per la candidatura dell'Italia all’organizzazione dell’Europeo 2028.

Il caso Superlega, o Super League, è arrivato alla Corte di Lussemburgo su richiesta di un giudice spagnolo, che aveva accolto il ricorso presentato da Real Madrid, Barcellona e Juventus contro le sanzioni minacciate dall'UEFA nei confronti di questi tre club, che non hanno desistito dal proseguire nel progetto. La stessa federazione continentale poche settimane fa ha annullato le sanzioni nei loro confronti per fermare un'escalation giudiziaria che non aveva un esito certo ma alla Corte Europea si potrebbero aprire scenari inediti per il futuro del calcio del Vecchio Continente.

Poche ore fa Gabriele Gravina, presidente della FIGC, era tornato sulla questione Superlega e ai microfoni di Rai Sport aveva esposto le sue perplessità sul ritardo da parte del governo italiano: "Per il tramite del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, ho rappresentato al governo la posizione della Figc in merito alla costituzione dell’Italia nel giudizio sulla SuperLega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea, evidenziandone rischi e criticità. Auspico che avvenga entro oggi per non porre il nostro Paese al di fuori di un consesso molto ampio di Stati che supportano la Uefa in quella che riteniamo sia una battaglia di principio a difesa di un sistema calcistico aperto e meritocratico".

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