L’Inter batte il Verona e tiene aperta la lotta scudetto con il Napoli. Ora testa al Barcellona

L'Inter bis, quella che Simone Inzaghi schiera contro il Verona pensando al ritorno della semifinale di Champions con il Barcellona, fa quel che deve a San Siro: vince (1-0). E risponde al Napoli che ha espugnato Lecce. A tre giornate dalla conclusione del campionato la lotta scudetto è ancora aperta nonostante i nerazzurri siano a -3 dalla squadra di Antonio Conte (74 rispetto ai 77 degli azzurri in vetta). Le bastano sei minuti, il tempo di pescare un calcio di rigore per un tocco di mani di Valentini in area. Ci vuole l'avallo del Var prima che l'arbitro, Manganiello, decreti la massima punizione: il difensore dell'Hellas ha toccato con la mano destra il suggerimento di Arnautovic in area per Correa, dalla cabina di regia rimettono le cose a posto. Sul dischetto ci va Asllani che con freddezza supera Montipò.
Punto e a capo, non si molla d'un centimetro nemmeno in Serie A. Prima di cucire la coccarda tricolore sul petto i partenopei devono fare i conti coi nerazzurri. La carica che il tecnico ha infuso ai calciatori è stata elettrizzante. Anche se al suo posto c'era il vice Farris (per il turno di stop patteggiato sul caso ultras), gli effetti sono stati identici. Chi è andato in campo non ha fatto rimpiangere i titolari lasciati a riposare, quelli fermi per squalifica oppure per infortunio. È il caso di Lautaro Martinez che sul rettangolo verde del Meazza c'è ma solo per restare accanto ai compagni.

Come sta l'argentino? Ce la farà a recuperare per la Champions? Sono le domande che ronzano in testa ai tifosi. Il "toro" ha riportato nell'andata del match di Coppa una elongazione ai flessori della coscia sinistra. Il calciatore può fare una cosa sola al momento: riposare il muscolo e poi provare a lavorarci su per provare a essere disponibile per i blaugrana. Tra domani e lunedì si avranno maggiori certezze, in un senso o nell'altro.
Quanto alla partita con il Verona. L'ordinaria amministrazione è bastata per mettere al sicuro i tre punti contro un avversario che nel primo tempo non è mai riuscito a rendersi veramente pericoloso, se non per un diagonale di Sarr neutralizzato senza troppi problemi da Martinez, e nella ripresa s'è fatto vedere con una conclusione di Suslov sull'esterno della rete.