L’incredibile scommessa vinta su Inter-Barcellona: ha previsto che sarebbe successo l’impensabile

Una schedina da 6 euro per una visione quasi profetica di una semifinale di Champions League ricca di colpi di scena. È così che uno scommettitore è riuscito a incassare oltre 3mila euro dopo il pirotecnico 7-6 complessivo tra Inter e Barcellona, con i nerazzurri qualificati per la finale europea grazie al gol decisivo di Davide Frattesi nei supplementari.
Nel caos spettacolare del match di ritorno a San Siro, si sono materializzati uno dopo l'altro i quattro eventi necessari a far esplodere la vincita. Si trattava di una scommessa multipla sui 90 minuti regolamentari della partita di ritorno, e almeno una delle previsioni sembrava, sulla carta, al limite dell'assurdo.

Il primo a rispettare i pronostici è stato Hakan Calhanoglu, centrocampista turco dell'Inter. Lo scommettitore aveva puntato su una sua ammonizione e un gol, due eventi tutt'altro che impossibili visto il suo ruolo e la sua familiarità con le situazioni da fermo. Al 36′ è arrivato il giallo per un fallo su Lamine Yamal, seguito, 10 minuti più tardi, da un rigore trasformato con freddezza, assegnato grazie al VAR per un fallo di Cubarsi su Lautaro Martinez.

Molto più audaci, invece, le altre due previsioni: Francesco Acerbi ammonito e primo gol in carriera in Champions League proprio contro il Barcellona. Il difensore 37enne, mai andato a segno né in Europa né in Serie A in stagione, è diventato protagonista nel momento più improbabile.
Quando tutto sembrava perduto e i catalani conducevano per 3-2 nel finale, grazie anche alla difesa avversaria, Acerbi ha sfruttato un cross di Dumfries per insaccare la rete del pareggio, mandando la partita ai supplementari e realizzando il suo primo gol europeo in carriera.

Ma alla vincita mancava ancora un dettaglio: l'ammonizione di Acerbi. Ma, la Dea Bendata viene nuovamente incontro allo scommettitore. C'è infatti solo un modo per festeggiare una storica rete dall'importanza enorme: togliersi la maglia. Ed ecco che, nella foga dell'esultanza per un gol tanto pesante, il difensore si toglie la maglia, gesto che, come da regolamento, comporta l'immediato cartellino giallo. Un gesto istintivo per il giocatore, ma decisivo per chi aveva scommesso l'impensabile.

Così si chiude una delle scommesse più audaci e visionarie viste negli ultimi anni: non tanto per l'importo della vincita, ma, soprattutto, per l'eccezionale intuizione su una partita che è già entrata nella storia della Champions League.