L’ex portiere della Francia oggi alleva ostriche: “Mi occupo delle vendite e lavo i piatti”

L'ultima esperienza di Benoit Costil è stata quella alla Salernitana, un cerchio chiuso per forza di cose che lo ha portato a cambiare completamente vita. Il ritiro non era nei suoi piani e ha provato a ritardarlo il più possibile accettando anche la sfida della Kings League, ma alla fine l'ex portiere della Francia ha accolto il suo destino e ha cercato di trascinare il futuro sul binario che gli piaceva di più, lontano dalle luci della ribalta: oggi alleva ostriche nella sua azienda chiamata "Ahoy" fondata con il suo amico Philippe Le Pelvé e tutti i giorni si sporca le mani lavorando nel suo allevamento.
Il francese ha raccontato la sua nuova vita a L'Equipe spiegando il cambiamento che ha affrontato e che finalmente lo rende felice. Ogni mattina si mette all'opera occupandosi di tutto il necessario, sempre alla ricerca di quell'autenticità che il mondo del calcio non ha saputo dargli. Non ha smesso di giocare e ora fa il terzino nella squadra dei veterani del Carnac, l'ultimo legame che gli è rimasto con lo sport.

Cosa fa Costil dopo il ritiro
Nella sua carriera ha vestito le maglie storiche del calcio francese e anche della nazionale con la quale ha vinto la Nations League nel 2021 e si è piazzato al secondo posto agli Europei 2016. Si è tolto un po' di soddisfazioni e non voleva terminare la sua carriera dopo la scadenza del contratto alla Salernitana nell'anno della retrocessione in Serie B, ma non è riuscito a trovare un'altra piazza pronto ad accoglierlo. Così a 37 anni ha deciso di inseguire le cose che per lui sono davvero importanti trovando un nuovo orizzonte con l'allevamento di ostriche che ha aperto nel Golfo del Morbihan, nel sud della Bretagna.
È diventato un grande esperto di ostricoltura e si cimenta in tutte le attività necessarie per far funzionare la sua azienda: "Non mi invento una vita, la vivo come voglio. Non sono mai stato attratto dallo sfarzo e dal glamour del calcio. Mi piace avere questo legame con il mare, impegnarmi, occuparmi delle vendite, lavorare dietro al bancone e persino lavare i piatti quando la situazione si fa più caotica". Una svolta particolare che lo ha portato a stare a stretto contatto con il mare ma anche con la sua parte più vera, permettendogli di fare pace con la fine della sua carriera da professionista.