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L’esultanza volgare di Iemmello fa infuriare gli avversari, poi la rivelazione: era per uno dei suoi

Pietro Iemmello protagonista di un’esultanza molto forte nella sfida tra il suo Catanzaro e il Cerignola. Un gesto che ha sollevato non poche polemiche.
A cura di Marco Beltrami
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Pietro Iemmello è uno abituato a far parlare di sé soprattutto per i gol. Questa volta però il centravanti classe 1992 è finito nell’occhio del ciclone a causa di un’esultanza che ha fatto infuriare la squadra avversaria. Un gesto inaspettato quello dello “zar” andato in scena nella sfida valida per il campionato di Serie C tra il suo Catanzaro e il Cerignola, che si è chiusa con un rotondo successo dei calabresi per 4-0 con doppietta proprio di Iemmello.

Quest'ultimo è tornato a giocare nella squadra della sua città dopo un lungo peregrinare calcistico, tra Pro Vercelli, Novara, Foggia, Spezia, Perugia, Las Palmas, Frosinone che lo ha portato anche in Serie A con la maglia di Sassuolo e Benevento. Negli scorsi mesi, l'attaccante era stato vittima di una brutta aggressione in campo durante un Foggia-Catanzaro, con suoi ex sostenitori che gli hanno riservato un'accoglienza incandescente, per una storia finita purtroppo sulle pagine di tutti i giornali.

Iemmello è oggi un punto di riferimento per i giallorossi, che ha aiutato con due gol a superare il Cerignola. In occasione dell'esultanza però l'attaccante ha stupito tutti: dopo aver fatto con entrambe le mani, il gesto delle "chiacchiere" si è toccato gli attributi in modo deciso. Una scena sgradevole, che ha scatenato le recriminazioni del Cerignola e dei suoi tifosi.

Il tecnico del Cerignola, ex calciatore di Napoli e Juventus, Michele Pazienza ha commentato così, anche la presunta divergenza di vedute con l'avversario: "Non capisco dove abbia sbagliato, e non so come Iemmello abbia interpretato alcune mie dichiarazioni, nel pre-gara ho detto semplicemente che il Catanzaro avrà più rispetto per noi rispetto alle gare passate. Non so cosa dirgli". 

L'esultanza di Iemmello è finita sui social e in tanti hanno chiesto provvedimenti esemplari, multe o addirittura una squalifica per quel gesto volgare. Il diretto interessato però dal canto suo ha voluto chiarire il senso della sua celebrazione atipica. La sua esultanza infatti era una risposta ironica al direttore generale del Catanzaro Foresti, che aveva sottovalutato le sue potenzialità: "All’andata avevo anche fatto i complimenti a Pazienza e quello che gli dovevo dire gliel’ho detto a fine primo tempo. Il gesto era riferito al dg Foresti che mi aveva detto che non sarei arrivato ai quindici gol…".

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