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L’errore di Kvaratskhelia costa caro al Napoli: una giocata che in quella zona non va mai fatta

Il gol di Vecino, che ha sancito la vittoria della Lazio in casa del Napoli, nasce un errore concettuale di Kvaratskhelia al limite dell’area.
A cura di Vito Lamorte
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Il tocco di testa di Kvara che apre la porta alla conclusione di Vecino.
Il tocco di testa di Kvara che apre la porta alla conclusione di Vecino.

Il Napoli è caduto per la seconda volta in questo campionato. La squadra di Luciano Spalletti ha perso in casa per 1-0 contro la Lazio dopo aver subito la prima sconfitta con l'Inter nel primo match di gennaio dopo la pausa. Gli azzurri conservano sempre un buon margine di vantaggio sulle avversarie ma la prova della capolista è stata troppo frenetica e non all'altezza di quelle che ha sfoggiato quest'anno.

A decidere la gara dello stadio Maradona è stato un gol di Matias Vecino, che con un grande tiro di destro dai 25 metri ha infilato la palla nell'angolo sinistro della porta difesa da Meret e ha portato i capitolini al secondo posto. In attesa delle gare della avversarie.

L'uruguaiano ha siglato la sua seconda rete in campionato con una conclusione di controbalzo che ha toccato terra e poi ha preso un giro favoloso che ha concluso la sua corsa nell'angolino basso alla destra del portiere del Napoli.

Nell'azione del gol della Lazio è entrato, suo malgrado, Khvicha Kvaratskhelia: l'esterno offensivo georgiano era tornato in copertura e occupava in maniera perfetta la lunetta dell'area di rigore per poter raccogliere eventuali ribattute o palloni che sarebbero capitati da quelle parti.

Il numero 77 del Napoli, però, ha consegnato su un piatto d'argento un pallone a dir poco invitante a Vecino al limite dell'area con un colpo di testa errato in occasione del cross di Zaccagni dalla sinistra.

Il classe 2001 di Tblisi ha cercato di ammorbidire il traversone avversario per poter appoggiare la palla al compagno vicino e ripartire ma il suo tocco è risultato sbagliato e fuori misura: al suo fianco sia Zielinski che Lobotka non possono arrivarci mai e così l'errore diventa fatale.

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Khvicha è stato anche piuttosto sfortunato, visto che la palla è caduta esattamente dove avrebbe fatto comodo all'accorrente Vecino ma in questo caso si tratta di un errore concettuale, oltre che tecnico, da parte del georgiano.

In quella porzione di campo solitamente si tende a deviare il pallone verso le fasce per evitare proprio situazioni del genere ma spesso e volentieri, quando si è molto sicuri, si cerca di effettuare una ‘doppia giocata' con lo stesso tocco: la prima come azione di copertura e la seconda per far ripartire l'azione.

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In questo caso Kvara ha peccato di sicurezza e questo errore è risultato fatale al Napoli.

Quella dell'esterno georgiano non è stata la solita gara fatta di strappi e di sgroppate perché la Lazio ha chiuso tutti gli spazi e i rifornimenti sono stati pochissimi. Quando ha avuto la possibilità ha provato a dribblare, a servire i compagni e anche a calciare verso la porta di Provedel ma non è riuscito ad essere incisivo come spesso gli è capitato.

Avrà ripensato anche lui a tutte queste situazioni nelle scorse ore e questi momenti non possono che aiutare a crescere il bagaglio tecnico e di esperienza di uno dei migliori calciatori del campionato italiano.

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