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L’eroe del Marocco ai Mondiali è uno steward: spalle al campo per lavorare mentre si fa la storia

Tra le tante belle storie Mondiali, c’è anche quella dello steward tifoso del Marocco che durante la partita con la Spagna si è dovuto concentrare solo sugli spalti.
A cura di Marco Beltrami
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Un intero Paese è in festa, ancora incredulo per l'eccezionale impresa sportiva dei suoi calciatori. Il Marocco ha battuto la Spagna ai calci di rigore, sovvertendo i pronostici e conquistando così i quarti di finale dei Mondiali. Festeggiamenti sfrenati in patria ma anche in altre parti del mondo, Italia compresa, con i tifosi marocchini scatenati nelle celebrazioni per la formazione del ct Walid Regragui. Già nello stadio in cui si è disputato l'incontro e nell'immediato post-partita non sono mancate scene di giubilo che fotografano l'incontenibile gioia di chi si è sentito tutt'uno con la squadra.

Un esempio? Quanto accaduto già durante il match, con protagonista uno steward molto particolare. Un uomo marocchino addetto alla sicurezza è stato costretto a non guardare Marocco-Spagna. Il suo compito infatti era quello di concentrarsi su quello che accadeva sugli spalti, e per questo ha dovuto voltare le spalle al terreno di gioco con buona pace di un match rivelatosi storico.

Impossibile resistere per questo addetto ai lavori, che in più di un'occasione come mostrato da un video circolato poi sui social, ha dato uno sguardo fugace a quanto accadeva in campo, sbirciando letteralmente. In occasione del calcio di rigore vincente di Hakimi poi, lo steward ha cercato di contenere la sua gioia e le lacrime: espressione di felicità trattenuta e mani davanti al volto, per cercare di non "esplodere" di gioia durante il lavoro, con grande professionalità.

Poco più in alto di lui c'è stato invece chi proprio non è riuscito a frenarsi. Si tratta di un giornalista marocchino, impegnato in tribuna stampa. L'uomo dopo la vittoria del suo Marocco, ha iniziato ad urlare tutta la sua gioia, e alla fine è stato anche costretto a sedersi. Il cronista si è dovuto calmare per non correre il rischio di essere colpito da un malore. Una gioia troppo forte per l'addetto ai lavori che non aveva mai assistito a quanto pare a niente di simile nella sua carriera.

Qualche minuto più tardi, in conferenza stampa la scena si è quasi ripetuta con protagonista un suo collega. Sono intervenuti per rispondere alle domande dei presenti, oltre al commissario tecnico Walid Regragui, l'estremo difensore Bono che con le sue parate ai rigori ha trascinato il Marocco ai quarti.

I due ad un certo punto hanno dovuto fare i conti con l'intervento di un loro connazionale, che però invece di fare una domanda ha provato a condividere con loro la gioia per un'impresa storica. Discorso da brividi per questo giornalista, che alla fine si è lasciato andare alle lacrime: "Sono un giornalista marocchino, ma voglio parlare in inglese, perché così tutti i giornalisti presenti in sala possano capire quello che voglio dire. Yassine et Walid, oggi voi avete scritto la storia. Non ho nessuna domanda, voglio solo ringraziarvi, perché è qualcosa che non è mai stato fatto nel calcio marocchino. Avete conquistato la fiducia di tutta una generazione di marocchini. 40 milioni di marocchini sono felici oggi. Grazie coach Walid, grazie Yassine Bounou per tutto quello che avete fatto. Oggi avete scritto la storia del Marocco, mentre parlo ho le lacrime agli occhi. Grazie innanzitutto perché sono marocchino".

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