video suggerito
video suggerito

L’Empoli retrocede e il presidente Corsi dà una lezione in TV: “Per qualcuno siamo scomodi”

L’Empoli è retrocesso e il presidente Corsi ha offerto una lezione di sportività non senza togliersi alcuni sassolini.
A cura di Marco Beltrami
1 CONDIVISIONI
Immagine

L'Empoli saluta la Serie A con la sconfitta interna contro il Verona. La squadra toscana, insieme a Monza e Venezia, retrocede in Serie B, dove potrà giovare inizialmente del "paracadute". Il presidente Corsi ha dimostrato di aver quasi già metabolizzato il doloroso flop, con una lezione di progettualità e qualche stoccata finale.

Intervenuto a Sky, il numero uno dell'Empoli considera l'esito di questo campionato come qualcosa da accettare anche alla luce della filosofia del club: "Grazie per l'attenzione che avete dedicato a noi e al nostro gruppo di lavoro. L'epilogo per noi è triste, ma è nella normalità che noi ogni anno si affronti la Serie A con la probabilità di retrocedere. Quest'anno è successo dopo 4 anni, si volta pagina e si riparte con i nostri concetti, filosofie e valori che abbiamo dimostrato, perché forse siamo la squadra che ha messo in campo più giovani della Serie A".

La realtà parla chiaro e i numeri dell'Empoli sono la fotografia della stagione: "I nostri numeri non sono da Serie A e ci dobbiamo avvalere di altri valori, che sono una cultura delle idee. Cercheremo di metterle in atto e ripartire. Ci vorrà qualche giorno per la delusione, ma non è la prima volta e spero che sia un arrivederci. Ci sia una cultura sportiva, che ha il nostro ambiente, che si predispone a fare calcio ad una certa maniera. Accompagnando la squadra nella vittoria e nella sconfitta con equilibrio, come nelle difficoltà che si vivono durante la stagione. Mi piace dire che qualcosa di buono ce l'abbiamo e vorremmo continuare a ribadirlo".

Nel finale, però, Corsi ha voluto anche togliersi il proverbiale sassolino contro qualcuno che non considera l'Empoli all'altezza della Serie A: "Credo che buona parte degli addetti ai lavori ce lo riconosca, per qualcuno siamo un pochino scomodi. Perché se una città di 35mila abitanti vuole fare la Serie A e al cospetto ci sono capoluoghi di provincia che non ce la fanno, ci fanno sembrare scomodi. Però noi lo rispettiamo sempre".

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views