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Lazio-Torino non si gioca, Gravina: “C’è una decisione dell’Asl e si rischiano sanzioni penali”

Il presidente della Figc Gabriele Gravina, ha parlato della vicenda legata alla gara tra Lazio e Torino in cui l’Asl del capoluogo piemontese ha bloccato la partenza dei granata per via dei diversi contagi in squadra. La Lega ha deciso che la gara si dovrà disputare: “L’Asl non ha preso una decisione dell’ultim’ora, è nota da qualche giorno e se non fosse rispettata, si rischierebbero anche delle sanzioni penali”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il presidente della Figc Gabriele Gravina, intervenuto a margine dell’evento di solidarietà con l’ospedale “Spallanzani” a cui la Federcalcio ha consegnato 600 palloni dopo aver disposto nei giorni scorsi un contributo di 100mila euro per la lotta alla pandemia, ha parlato della vicenda relativa alla gara Lazio-Torino. I granata non potranno presentarsi all'Olimpico per via del blocco imposto dall'Asl locale: "Non hanno preso una decisione dell’ultim’ora, è nota da qualche giorno e se non fosse rispettata, si rischierebbero anche delle sanzioni penali". La gara dunque si dovrà regolarmente giocare in uno scenario che si prospetta simile a quello già visto nel match dello scorso ottobre non giocato tra Juventus e Napoli.

Secondo la Lega di Serie A, i club hanno diritto a un solo rinvio in stagione a prescindere dall'intervento dell'Asl. Il Torino, secondo la stessa Lega, ha già usato il bonus per la gara di fatto non giocata contro il Sassuolo. "C’è un’oggettiva impossibilità di disputare la gara – ha ribadito Gravina – È una situazione diversa da quella accaduta nel match tra Juventus e Napoli e la conseguente decisione del Collegio di Garanzia". 

Gravina ha ribadito come sia necessario attenersi al protocollo uscire da questa situazione: "Il protocollo è un gentleman agreement chiaro che regolamenta il rapporto legato alla competizione sportiva – ha detto – Senza dimenticare un altro principio relativo alla tutela della salute che è di competenza alle Asl". Gravina ha sottolineato il concetto di non voler assolutamente impartire lezioni o dare consigli alla Lega ("hanno le capacità per gestire la competizione") ma semplicemente un monito visto il calendario intasato e il numero di partite che ancora si dovranno affrontare. "Prenderanno la decisione più giusta facendo bene però a fare una riflessione approfondita prendendo in considerazione il calendario che al momento è piuttosto intasato".

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