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L’Atalanta nel destino del Milan: la Champions passa da Bergamo dove iniziò la rincorsa di Pioli

Il Milan si giocherà le proprie speranze di qualificazione alla prossima Champions League, proprio al ‘Gewiss Stadium’ di Bergamo, dove i rossoneri, un anno e mezzo fa, incassarono una delle sconfitte più umilianti della propria storia recente (5-0). Da quel momento è iniziata la risalita della squadra di Pioli a suon di record. Domenica di nuovo quello stadio per riscrivere la storia.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sarà ancora una volta Atalanta-Milan. Già, perché mai come questa volta, la sfida del Gewiss Stadium sarà il crocevia di un'intera stagione. Soprattutto per i rossoneri che dovranno guadagnarsi la qualificazione alla prossima Champions League andando a fare risultato pieno in casa della squadra di Gasperini. La Juventus sarà di scena a Bologna e a meno di clamorose sorprese, i bianconeri dovrebbero avere la meglio al ‘Dall'Ara' sulla squadra di Mihajlovic. Non sarà facile quindi per i ragazzi di Pioli, che dopo il pareggio contro il Cagliari si sono complicati il proprio percorso, centrare i tre punti contro un'Atalanta vogliosa di raggiungere il secondo posto in classifica (prima volta nella storia).

Curioso che il Milan debba andarsi a giocare il ritorno in Champions League proprio nello stadio in cui tutto è iniziato. Dopo la clamorosa sconfitta per 5-0 della scorsa stagione 2019/2020, il Milan si chiuse nello spogliatoio per ragionare e capire al meglio come raddrizzare le sorti di un gruppo sfiduciato da quel risultato. L'arrivo di Ibra, il post lockdown e le intuizioni tattiche di Pioli, hanno fatto arrivare il Milan fino a questo punto, stravolgendo ogni tipo di previsione iniziale. Bergamo sarà dunque nuovamente nel destino del Milan. Come un esame finale a un anno di distanza, anche se questa volta vale la promozione in Champions League della squadra rossonera.

Il cammino del Milan dal 5-0 di Bergamo a dicembre 2019

La clamorosa sconfitta per 5-0 del 22 dicembre 2019 fu il punto più basso raggiunto dal Milan degli ultimi tempi prima di un anno e mezzo esaltante, a dir poco straordinario. Le lacrime di Gigio Donnarumma, il più provato da quella sconfitta, il rammarico della società, ancora capeggiata da Boban ("Una brutta batosta") e la consapevolezza che comunque in quel gruppo c'era qualcosa di buono. “Il Milan ha perso quella partita e hanno iniziato a contattarmi. Non si parlava di contratti". Fu lo stesso Ibrahimovic a rivelare i retroscena del suo arrivo, con queste parole, che oggi risuonano come una benedizione per un Milan che ha puntato completamente sullo svedese per la risalita della squadra di Pioli.

Dal suo arrivo a gennaio 2020, ma soprattutto nel post lockdown, i rossoneri hanno guadagnato posizioni in classifica, conquistando il record di risultati utili consecutivi senza perdere mai una partita. La qualificazione in Europa League fu solo il primo traguardo del nuovo Milan che di quella squadra scesa in campo a Bergamo un anno e mezzo fa, è priva solo di Suso, Bonaventura e Ricardo Rodriguez, per il resto, da Calhanoglu a Kessiè e allo stesso Leao, i giocatori sono rimasti gli stessi e ad oggi sono parte integrante del progetto Pioli che ha portato i rossoneri a giocarsi la qualificazione in Champions League proprio in quello stadio che ha segnato il punto già basso della storia rossonera negli ultimi anni.

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