Serra espelle Vanoli, il tecnico è furibondo: cosa è successo nel finale di Venezia-Como

Paolo Vanoli del Venezia come José Mourinho, sia pure in situazione e con motivazioni differenti rispetto al tecnico portoghese. La parte finale del match giocato allo stadio "Penzo" in Laguna si accende, s'infiamma e vede protagonista l'arbitro Marco Serra che in campo era tornato a un mese di distanza da quella serata dello "Zini" di Cremona in cui accadde di tutto: dal battibecco con l'allenatore della Roma fino alla denuncia dello stesso in tv per il trattamento subito dall'ufficiale di gara che allora era quarto uomo.
Il fischietto torinese è in attesa di conoscere il proprio destino: la Procura federale deve decidere se tramutare il deferimento in un procedimento a suo carico oppure archiviare la questione e la posizione. Intanto si rivede in Serie B, in occasione di una sfida che sulla carta non era considerata ‘calda' ma per rappresentava un modo per ricominciare dopo quanto avvenuto con Mou, la ribalta mediatica de Le Iene, la versione dei fatti che non collima col labiale e con la ricostruzione fatta dal tecnico capitolino. Quest'ultimo ha scontato per intero le due giornate di squalifica (dopo la iniziale sospensione), quanto a Serra null'altro può fare che aspettare il verdetto (in ritardo rispetto ai tempi, sarebbe dovuto arrivare a fine marzo).

Cosa è successo a Venezia? Serve riavvolgere il nastro e tornare ai minuti di recupero dell'incontro. I lagunari hanno pareggiato da poco la rete che il Como aveva segnato con Da Cuhna. L'esultanza è tale che in campo si riversa tutta la panchina. Vanoli alza le braccia al cielo e stringe i pugni poi esce dalla sua area tecnica e si rivolge verso i lariani. Non è chiaro cosa sia avvenuto né se abbia detto o fatto qualcosa di particolare, fatto sta che il quarto uomo fa una segnalazione a Serra che ammonisce l'allenatore del Venezia.
Vanoli prende male la cosa e inizia a protestare. Il direttore di gara non ci pensa due volte, estrae anche il secondo giallo e lo espelle. Il cartellino rosso scatena la reazione del tecnico che viene trattenuto dai suoi collaboratori mentre urla verso l'arbitro. Lo portano via prima che la situazione rischi di peggiorare per le conseguenze disciplinari. È infuriato e – come Mourinho – va a sedersi in tribuna.

Nel dopo gara racconterà alcuni dettagli di quei momenti: "Sono andato dal quarto uomo per fargli notare che il portiere del Como perdeva soltanto tempo – ha ammesso Vanoli -. Credo che il quarto uomo si sia offeso, ha chiamato l’arbitro e sono stato espulso".