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L’arbitro La Penna spiega perché ha dovuto togliere dai social la dicitura “sposato con”: è desolante

L’arbitro di Serie A Federico La Penna racconta il trauma vissuto dalla moglie quando fu aggredito: “Da quel momento in poi non ha più visto una mia partita, anche da casa”. Il fischietto romano spiega perché ha tolto dai suoi social la dicitura “sposato con”.
A cura di Paolo Fiorenza
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A 42 anni Federico La Penna ha ormai alle spalle una solida carriera di arbitro di alto livello: dopo aver fatto tutta l'abituale trafila nelle serie minori, ha esordito in Serie C nel 2009 a 26 anni, approdando poi in B nel 2012 e in A l'anno dopo. Ad ora vanta oltre 200 partite dirette tra Serie A e B, domenica scorsa era in campo al Maradona per Napoli-Genoa. Arbitrare è una passione che ha un prezzo: si è molto odiati e quasi mai amati, soprattutto in un contesto di scarsa cultura sportiva come il calcio. La Penna racconta come sua moglie viva molto male la sua attività dopo un brutto episodio accaduto in passato e perché lui abbia deciso di togliere la dicitura "sposato con" dai suoi social.

Il trauma vissuto dalla moglie dell'arbitro La Penna: "Da quel momento non ha più visto una mia partita"

"Voglio raccontare come la si vive a casa mia, parlo quindi di mia moglie e delle mie figlie, 9 e 4 anni, capiscono ancora poco, sanno quello che faccio sicuramente, però non guardano le partite – dice La Penna a ‘Cronache di Spogliatoio – La vivono male, nel senso che mia moglie, siamo insieme da 20 anni, mi è venuta a vedere in una finale di Coppa Italia di Serie D a Roma in campo neutro, quindi già a livello nazionale, e ha avuto la sfortuna di essere venuta a vedermi la prima volta nella partita in cui sono stato oggetto di violenza fisica da parte di un tesserato a fine partita".

L’arbitro Federico La Penna con Kevin De Bruyne durante Napoli–Genoa domenica scorsa
L’arbitro Federico La Penna con Kevin De Bruyne durante Napoli–Genoa domenica scorsa

Una vicenda terribile, che ha causato un trauma alla compagna del fischietto romano: "Da quel momento in poi – racconta La Penna – mia moglie non ha più visto una mia partita, anche da casa, perché accendere la televisione e sapere che può succedere qualcosa le mette ansia. La verità è che comunque chi ti sta vicino, se ha avuto un'esperienza del genere, probabilmente la vive male. L'importante è che riceva a fine la partita il messaggio ‘è andata bene, è andata male'. Visto il livello, ormai glielo dicono anche parenti e amici, perché si sa che la partita che vai a arbitrare non è più a livello interregionale".

L'arbitro la Penna costretto a togliere la dicitura "sposato con" dai social

La Penna svela poi un ulteriore aspetto desolante che scaturisce dall'odio verso gli arbitri e ne condiziona i comportamenti: "Da quel punto di vista sicuramente non è piacevole, come anche ricevere lei stessa degli insulti sui social. Si arriva a essere costretti a rimuovere dal proprio profilo ‘sposato con' per evitare che le possano arrivare insulti da parte degli haters". Sì, è davvero avvilente.

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