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L’Ajaccio dà una lezione ad Allegri: il vero maestro del “corto muso” è mister Pantaloni

Incredibile impresa dell’Ac Ajaccio che ha conquistato la promozione in Ligue 1 esaltando all’ennesima potenza il “corto-muso” tanto caro al tecnico della Juventus.
A cura di Alessio Pediglieri
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Correva l'anno 2019 e la Juventus allora ancora allenata da Max Allegri venne sconfitta di misura 2-1 sul campo della SPAL. Un ko che è rimasto nella storia non solo bianconera ma di tutto il calcio italiano perché nel post gara, a commento dello scivolone, il tecnico juventino analizzò il match con una frase che segnò per sempre il modo di intendere i successi col minimo scarto: "Nelle corse dei cavalli basta mettere il musetto davanti, non serve vincere di tanto. È il corto-muso".

Una analisi cara all'allenatore livornese che ha sempre posto davanti al bel gioco e allo spettacolo il pragmatismo dei tre punti, meglio se conquistati con il minimo sforzo, ovvero la vittoria con un solo gol di scarto, appunto a "corto-muso". Un'espressione che si è radicata talmente tanto che nel novembre 2021 l'Accademia della Crusca decise di inserirla all'interno del vocabolario della lingua italiana: "Nato nelle gare ippiche su pista come corrispondente al muso del cavallo, con cui si può battere il concorrente che segue in altri sport, come nel calcio, significa vittoria ottenuta col minimo distacco necessario".

Anche in questa stagione tormentata e deludente, con zero titoli all'attivo dopo un decennio incontrastato di successi, il "corto-muso" è riapparso più volte in casa bianconera a fronte delle vittorie di misura alla guida di un Allegri che si è sempre fregiato del vanto di aver creato un vero e proprio "stile" di successo, che ha fatto tendenza. A tal punto che gli allievi hanno superato il maestro: si tratta dei giocatori dell'Ajaccio nella serie B francese che sono riusciti nell'impresa di ottimizzare il "corto-muso" nel migliore dei modi, con la promozione diretta in Ligue 1.

A renderlo un vero e proprio mantra è stato mister Olivier Pantaloni, che ha guidato la squadra per l'intera stagione sul filo del rasoio, ottenendo il massimo dei risultati e beffando gli avversari per la promozione che è riuscito a strappare con il secondo posto assoluto, senza passare dalla gogna dei playoff. Come? Portando all'apoteosi il pensiero di Allegri: l'Ajaccio in 38 partite di regular season ha segnato la pochezza di 39 reti, vincendo ben 11 partite con il risultato di 1-0 e strappando 6 pareggio a reti inviolate. Chiudendo con sole 19 reti subite e il capocannoniere della squadra, il centrocampista 36enne Riad Nouri, che ha chiuso con la pochezza di 9 reti in totale. Allegri e la Juve prendano appunti da mister Pantaloni e il suo staff.

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