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La storia di Michele Polverino: il capitano del Liechtenstein originario del Sud Italia

Michele Polverino, 35 anni, è il capitano della Nazionale del Liechtenstein. L’Italia affronterà la selezione del piccolo stato europeo il prossimo 15 ottobre. Il terzo incrocio fra Polverino e gli azzurri in pochi anni dopo le due sfide per le qualificazioni a Russia 2018. L’ennesima sfida speciale per lui. Suo papà è di Saviano, in provincia di Napoli, la mamma è di Potenza.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L’Italia di Mancini ha festeggiato grazie alla vittoria contro la Grecia il passaggio aritmetico alla fase a gironi degli Europei itineranti del 2020. Un appuntamento speciale per gli azzurri dopo il flop Mondiale 2018 in Russia. Nello specifico, dopo gli ellenici, la Nazionale italiana dovrà affrontare anche la selezione del Liechtenstein che non ha mai raggiunto grandi traguardi sportivi. Una Nazionale che però, oltre alla vecchia conoscenza della Serie A come Buchel, può contare anche su un 35enne che sfiderà le sue origini: Michele Polverino. La fascia da capitano la alterna proprio con Buchel. Già, perché Polverino è uno dei leader della selezione del Liechtenstein nonostante sia nato nell’Italia Meridionale. Una storia che si intreccia con il calcio giocato ma che ha sempre un fascino speciale.

Le origini italiane di Polverino

Incredibile ma vero, Michele Polverino ha origini totalmente italiane. Nello specifico, il classe 1984, nato il 26 settembre a Grabs in Svizzera e cresciuto a Vaduz, capitale proprio del Liechtenstein, ha entrambi i genitori del Sud. Suo papà è infatti originario di Saviano, un paese campano in provincia di Napoli, mentre sua madre è lucana, nativa di Potenza. Insomma, un vento del Sud (per ricordare una celebre canzone dell’ultima estate 2019) che soffierà sul cammino degli azzurri in questo appuntamento con vista sull’Europeo 2020. Polverino è uno del leader della Nazionale del piccolo stato europeo ed ha sempre avuto il sostegno totale della sua famiglia per la sua carriera da calciatore. Un percorso tortuoso che è ormai sulle del tramonto ma che gli ha regalato diverse soddisfazioni, piccole sì, ma pur sempre gratificanti.

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Già ben tre precedenti con gli azzurri

La famiglia di Polverino vive a Napoli e a Milano e tutti i suoi parenti sono accorsi numerosi alla sfida che all’andata ha visto il Liechtenstein affrontare l’Italia al Tardini di Parma. Polverino ha dovuto organizzare i biglietti per facilitare la trasferta a tutti che hanno risposto in massa. Si è sempre detto molto felice quando i suoi parenti erano presenti allo stadio, specie per le gare della Nazionale, così come accaduto all’andata in Emilia. Ma Polverino ha affrontato gli azzurri anche in un’altra occasione: per le qualificazioni a Russia 2018. In entrambe le gare l’Italia di Gianpiero Ventura riuscì a vincere: 4-0 nel Principato e 5-0 al ritorno alla Dacia Arena di Udine. Insomma, anche per Mancini, nonostante il risultato possa essere scontato, un precedente del tutto rassicurante, anche se poi l’esito di quella qualificazione sappiamo tutti come è andato a finire…

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Una carriera sempre all’estero con una sola esperienza in Italia

Sfogliando il curriculum calcistico di Michele Polverino, noteremo come l’Italia non è quasi mai stata presente nel suo percorso. Già, quasi, perché il difensore centrale oltre alle esperienze con Schaan, Vaduz, Aarau, Azin (Iran), Wolfsberger (club che ha affrontato la Roma ultimamente in Europa League), Ried e Jona, ha anche giocato in Serie C con la maglia dell’Olbia. Con il club sardo Polverino ha messo insieme 26 presenze realizzando anche un gol nella stagione 2005/2006. Certo, non una carriera esaltante come quella di un top player, ma in tutti i club in cui ha militato, gli è sempre stata riconosciuta la grande lealtà, la professionalità e l’utilità di un calciatore che forse avrebbe potuto meritare anche palcoscenici più importanti e di maggiore rilievo.

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Maldini il suo idolo, oggi è stregato da Bonucci

Polverino senza alcun timore ha dichiarato di tifare per la Juventus, la sua squadra del cuore. E’ sempre stata un grandissimo estimatore del campionato italiano, tant’è che ha sempre ammirato i colori bianconeri ma anche le prestazioni di due grandi maestri del nostro calcio come Alessandro Del Piero e Roberto Baggio. Lui, che nasce come centrocampista centrale ma che si adatta benissimo a giocare come difensore centrale, ha però sempre apprezzato tantissimo il modo di essere e di giocare di un campione come Paolo Maldini. Oggi però, ha detto di vedere in Bonucci uno di quei calciatori di riferimento, non solo come ruolo in campo, ma anche come carattere e determinazione. Insomma, una nuova sfida per Polverino che probabilmente chiederà la maglietta azzurra (quella unica e speciale) al Leonardo bianconero per poter mettere in cassaforte l’ennesima esperienza da sogno di una carriera tutto sommato molto soddisfacente con la gioia di essere il capitano della Nazionale del Liechtenstein.

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