La squadra rischia la retrocessione, la protesta dei tifosi è sarcastica: “Buon appetito, capre!”
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La contestazione dei tifosi dello Sporting de Charleroi è stata istrionica, rumorosa, beffarda, appariscente. Niente di violento, non c'è stata alcuna irruzione nel centro sportivo della società belga ma la messa in scena ha sortito l'effetto sperato: accendere i riflettori sulla stagione molto deludente della squadra e, al tempo stesso, alimentare le proteste nei confronti della dirigenza.
Cosa è successo? "Buon appetito, capre!". È lo striscione che dirigenti, calciatori e membri dello staff tecnico hanno trovato affisso al cancello d'ingresso. Ma non è stata l'unica sorpresa rinvenuta questa mattina, quando si sono recati ai campi per la consueta seduta di allenamenti: c'erano anche balle di fieno che ostruivano il passaggio.
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Dietro la rivendicazione avvenuta da parte del gruppo "Storm Ultras 2001" (che hanno postato il messaggio con tanto di foto sulla pagina Facebook) non c'è solo insoddisfazione per i risultati sportivi ma anche contestazione nei confronti della attuale proprietà. Nel mirino è finito l'azionista di maggioranza, Mehdi Bayat. "Dopo aver ‘pascolato' per tutto l'anno sui campi di calcio, dove oltre a belare e scherzare non ha fatto molto, le capre avevano fame e freddo", è la frase indicata nell'incipit del comunicato.
Fieno è stato sistemato anche negli spogliatoi e in altri ambienti del centro sportivo. "I gentili pastori non potevanorestare insensibili a questa tragica situazione e così hanno gentilmente offerto cibo e riordinato la loro stalla perché gli animali non restassero provvisti. Data la loro fragilità, tutto ciò è stato fatto nel rispetto delle regole di tracciabilità. Tutto biologico e certificato".
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Al termine della stagione regolare, lo Charleroi si è piazzato al tredicesimo posto in classifica nella Jupiler Pro League: un esito che non lo metto al riparo dal rischio di retrocedere. Adesso dovrà ‘salvare' la permanenza in categoria passando attraverso il percorso dei play-out. "Giocatori, questa sconfitta è vostra. Vi auguriamo buon lavoro nel ripulire la vostra stalla, forse vi servirà da stimolo come squadra per fare qualcosa che non sia solo per il portafoglio".
La situazione è diventata difficile: mercoledì scorso è stato anche esonerato l'allenatore Felice Mazzù. Il 58enne tecnico belga (ma di origini italiane, di Gerace, comune calabrese) ha pagato i risultati altalenanti ottenuti dalla sua squadra. "Giocatori, questo fallimento è vostro – si legge ancora nella parte finale della nota dei sostenitori -. Speriamo quindi che le capre apprezzino questa delicata attenzione".