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Il riscatto di Morata sui suoi vecchi tifosi, è bastato un gesto per zittire lo stadio del Real

Alvaro Morata è una vera sentenza per il Real Madrid perché conferma sempre la ‘legge del gol dell’ex’: ieri si è preso la rivincita sui suoi vecchi tifosi, ed è bastato un gesto per zittire l’intero stadio.
A cura di Vito Lamorte
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Il rapporto tra il Real Madrid e Álvaro Morata è completamente interrotto da tempo. I tifosi Blancos non gli hanno mai perdonato il passaggio all'Atlético Madrid e viene considerato da molti un traditore per via dei suoi trascorsi al Santiago Bernabeu. Per questo motivo ogni volta che mette piede nella casa del Real viene sommerso dai fischi.

Questo è accaduto anche nel derby dei quarti di finale di Copa del Rey, iniziato con un accompagnamento assordante fin dal riscaldamento e proseguito dopo l'annuncio del nome dell'attaccante tra i titolari della squadra di Diego Simeone. Ed è peggiorato con il prosieguo dei minuti

"Rata, rata, rata", che in spagnolo vuole dire ‘topo'. Così è stato additato dal pubblico merengue, che non molto tempo fa esultavano per i gol di Morata e ora lo insultano in questo nodo. Il numero 19 dell'Atletì non si è scoraggiato e alla prima occasione ha portato in vantaggio i suoi, ammutolendo il Bernabéu che poi è riesploso contro di lui.

Morata ha reagito agli insulti e alle offese che gli sono state rivolte e ha risposto nella sua esultanza passando la mano destra sulla spalla sinistra per coprire le prime due lettere del suo cognome e così sulla sua maglietta si poteva leggere solo "rata", ovvero ‘topo'.

Il gol è arrivato al termine di una bella combinazione con Koke che ha  trovato Nahuel Molina sulla destra e quest'ultimo ha messo una palla comodissima per Morata, che non ha perdonato Courtois.

Non è la prima volta che l'attaccante spagnolo ha bucato la porta della sua ex squadra, sia con la maglia dell'Atletico che della Juventus. Una vera sentenza per il Real perché conferma sempre la ‘legge del gol dell'ex'.

L'euforia dei poco più di 300 tifosi rojiblancos è durata solo fino al minuto 80, quando Rodrygo ha dribblato tre calciatori dell'Atlético e con l'esterno ha battuto Oblak. Ai tempi supplementari sono risultati decisivi i gol di Karim Benzema e Vinícius Junior, che nella mattinata di ieri era stato oggetto di un tremendo episodio di razzismo da parte della frangia di estrema destra della tifoseria dell'Ateltico.

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