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Superlega europea di calcio

La norma anti Superlega in Serie A è ufficiale: perché chi non la rispetta è fuori dal campionato

Nel comunicato ufficiale della Figc relativo al Manuale Licenze Nazionali per la prossima stagione ci sono due punti molto chiari, compreso il provvedimento che sarà nei confronti delle “società inadempienti”.
A cura di Maurizio De Santis
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La norma anti Superlega, chi non la rispetta è fuori dalla Serie A. Basta spulciare il comunicato ufficiale della Federazione (Manuale Licenze Nazionali) per trovare tra le pieghe delle prescrizioni per iscriversi ai prossimi campionati la clausola che mette le società di calcio italiane spalle al muro. Può considerarsi lecita una norma del genere vista la legittimazione della costituzione di una nuova lega privata dal parte della Corte UE?

La certezza per adesso è solo nella domanda di ammissione al torneo 2024-2025: dovrà essere corredata non solo di tutta la documentazione richiesta dalla Covisoc e la certificazione di tutti gli adempimenti fiscali ed economici ma anche di un altro atto/requisito fondamentale: l'impegno a non partecipazione a competizioni che si collochino al di fuori dei circuiti federali ufficiali.

Non è certo una novità la posizione federale, che già nel 2021 (quando venne lanciato il progetto) si schierò apertamente contro ipotesi del genere, ma dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea la specifica indicazione nel nuovo documento ufficiale segna un passaggio fondamentale per il futuro immediato.

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Lo stralcio interessante è contenuto sotto la voce ulteriori adempimenti per le Società di Serie A, al punto A viene specificato anche il termine perentorio del 4 giugno:

  • A) Le società devono, entro il termine perentorio del 4 giugno 2024, osservare il seguente adempimento – 1) depositare presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A, anche mediante posta elettronica certificata, la domanda di ammissione al Campionato di Serie A 2024/2025, contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale e l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC.

Al punto C delle Disposizioni Finali, invece, viene descritto qual è il provvedimento che sarà adottato e cosa accadrà alle società:

  • L’inosservanza del termine perentorio del 4 giugno 2024, anche con riferimento ad uno soltanto degli adempimenti previsti dai precedenti paragrafi I), II), III), V) e VI) per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, determina la mancata concessione della Licenza Nazionale 2024/2025.
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In Italia per adesso è stato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis (nella foto sopra), ha esprimere pubblicamente interesse per la rivoluzione annunciata da A22 Sports, la società di management che cura gli aspetti strutturali ed economici del piano che – rispetto a quello iniziale – ha subito modifiche sostanziali. "Pronto a discutere", è stata la dichiarazione massimo dirigente dei partenopei mentre altri club si sono detti (non tutti ufficialmente) contrari alla Superlega oppure non hanno assunto alcuna posizione.

La stessa Juventus, che con l'ex numero uno Andrea Agnelli (che oggi continua a lavorare al progetto dopo aver lasciato tutti gli incarichi) era stata tra le fautrici del nuovo percorso, ha scelto la strada del silenzio. La proposta attuale si base su un format di 64 squadre articolato in base a un sistema di promozione e retrocessioni su tre livelli (Star League, Gold League e Blue League) e uno di accesso diretto ai campionati nazionali. Altra novità, la trasmissione gratuita delle partite attraverso la piattaforma in streaming Unify.

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