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La mossa di Scaloni che zittisce il PSG: “Messi è disponibile, nostro diritto convocarlo”

Il Ct dell’Argentina spegne le polemiche sulla convocazione della Pulce in Nazionale e chiarisce la posizione della Federazione dopo gli screzi con il PSG: “È un nostro diritto convocarlo”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'Argentina sarà impegnata contro l'Uruguay in una sfida fondamentale per le sorti della Seleccion che si sta giocando l'accesso ai prossimi Mondiali 2022 in Qatar. Nei giorni scorsi il Ct Scaloni aveva diramato una lunga lista di convocati in cui compariva anche il nome di Lionel Messi. Proprio la presenza della Pulce aveva generato la rabbia del direttore sportivo del PSG, Leonardo, che si era detto risentito da questa decisione dato che il giocatore aveva saltato le ultime sfide della squadra di Pochettino per infortunio.

Ebbene nonostante questo, Messi ha risposto alla convocazione dell'Argentina e dovrebbe anche scendere subito in campo contro l'Uruguay. “Leo sta bene e ieri si è allenato – ha detto Scaloni nel corso della conferenza stampa riportata da La Nacion – Ha fatto una prima parte di allenamenti differenziati prima di aggregarsi al gruppo". Ancora poche indicazioni sulla formazione titolare e sull'impiego della Pulce dal primo minuto: "Dopo l'ultima seduta decideremo chi mandare in campo".

Nel frattempo però il Ct dell'Argentina ha voluto chiarire alcuni aspetti della lite a distanza con il PSG: "Con Leonardo c’è un buon rapporto, Walter Samuel ci ha parlato un po’ – ha aggiunto il tecnico della Seleccion – La loro posizione la capisco per quello che sta succedendo e per i diversi viaggi a cui sono costretti i calciatori, ma è una questione di calendario".

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Scaloni non vuole mettersi contro il PSG ma fa valere comunque le proprie ragioni e quelle della Federazione che sicuramente non ha nessuna colpa in questa vicenda. "Noi abbiamo il diritto di convocarlo e, se a disposizione, di farlo giocare”. Il problema principale, se vogliamo, riguarda l'organizzazione delle gare tra FIFA e Uefa che spesso costringono il calendario a delle forzature immense con i giocatori costretti ad allenarsi davvero pochissimo.

"Le finestre per le nazionali sono sempre state un problema, perché  giocatori vanno e vengono – ha detto ancora – Questa questione però non tocca né ai club né alle nazionali risolverla". Poi un elogio allo stesso Messi prima di chiudere il discorso sul giocatore: "Convivere con Leo che vuole giocare sempre è facile, perché anch’io voglio che giochi – ha concluso il tecnico – Ha sempre giocato in Copa Americo e sono fiero che abbia questa voglia di scendere in campo”.

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