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La mascotte estasiata dai giocatori dell’Arsenal, ma loro la ignorano: interviene il papà

È scoppiato un caso social dopo un video caricato sul profilo ufficiale dell’Arsenal in cui si mostra l’atteggiamento dei giocatori di fronte alla mascotte. Il papà della piccola Olivia ha poi chiarito le cose.
A cura di Marco Beltrami
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"Basta poco che ce vò", recitava il famoso slogan di una campagna umanitaria. Ed effettivamente alle volte un piccolo gesto può regalare una grande gioia, soprattutto ai più piccoli. Proprio per questo è diventato un vero e proprio caso social, quanto accaduto in Inghilterra, prima dell'ultimo derby West Ham-Arsenal. Protagonista la squadra capolista della Premier, e una giovanissima tifosa dei Gunners.

Quest'ultima ha vestito i panni della mascotte e ha avuto la possibilità prima del fischio d'inizio del match di farsi autografare la maglia dai suoi idoli. A uno a uno prima di entrare negli spogliatoi, i calciatori dell'Arsenal hanno lasciato il segno personalizzando la casacca sotto gli occhi della bambina che la manteneva, letteralmente in estasi.

Un regalo speciale dunque per la piccola Olivia di 8 anni, con il video che è stato poi caricato sul profilo ufficiale dell'Arsenal. E qui c'è stato il corto circuito, perché in tanti hanno puntato il dito contro i giocatori di Arteta. Il motivo? L'atteggiamento dei Gunners che sono stati sbrigativi, e non hanno riservato "attenzioni" alla bambina. Nessuna interazione, giusto qualche sguardo e un sorriso appena accennato da parte di qualcuno, e via negli spogliatoi con freddezza.

La ragazzina è stata comunque entusiasta a giudicare dalle sue espressioni, ed è rimasta quasi a bocca aperta con espressione sognante quando a firmare è stato il suo idolo Martin Odegaard. Il centrocampista, come tutti i suoi colleghi, con tanto di auricolari ha lasciato il suo autografo velocemente ed è poi sparito nella pancia dello stadio londinese.

Tanti i commenti critici, anche da parte di addetti ai lavori e giornalisti. Il volto noto della TV e della stampa d'oltremanica Piers Morgan grande amico di Ronaldo ha dichiarato: "Dai ragazzi, almeno uno di voi poteva salutarla". E poi così via si legge tra i commenti con più like: "Se vengono messi fuori per firmare una maglietta, dovrebbero interagire di sicuro. Se è il momento sbagliato, fallo prima o dopo la partita. Questo è un regalo del Club. Ma ignorare completamente la povera ragazza è così triste", "È povero da parte loro. Basta poco per salutare o almeno sorridere", "Questo è terribile". "Guarda quanto ama Martin Odegaard: un sorriso e un saluto da parte sua avrebbero lasciato il segno".

C'è stato anche chi ha difeso i calciatori sottolineando il fatto che fossero totalmente concentrati sulla partita, alla luce della delicata piega che sta prendendo la Premier con la rimonta del Manchester City: "A una squadra nel bel mezzo di una corsa al titolo viene chiesto di autografare una maglia pochi istanti prima di un derby londinese fondamentale per vincere il primo titolo in 19 anni, senza che gli venga detto il motivo, e cortesemente obbligato. Ma Twitter del 2023 piange perché non ha dato una pacca sulla testa alla mascotte. Crescete".

Laura Woods, conduttrice di talkSPORT ha preso parte al dibattito, chiarendo anche la posizione del club: "Il club ha detto che fa parte di un'esperienza di giornata, quindi non è l'unica interazione che ha avuto con i giocatori. Era una mascotte, scendeva in campo anche con loro, sarebbe stata in campo durante il riscaldamento, e penso che a volte con queste cose con i calciatori ci siano tante cose che non si vedono. Certo non ci vuole molto solo per riconoscere qualcuno e regalare un piccolo sorriso. È abbastanza sintomatico quel video: mi fa pensare a cosa sia il calcio oggi".

Tuttavia, il padre di Olivia è intervenuto in difesa dei giocatori, insistendo sul fatto che il filmato era solo una "piccola finestra" sulla sua giornata. Ha anche condiviso una foto di lei che tiene la mano di Odegaard. "Mia figlia si è divertita molto come mascotte. C'era solo una piccola finestra per incontrare i giocatori e le è piaciuto molto. Odegaard è il suo giocatore preferito, quindi tenerlo per mano in campo è stato molto speciale.'

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