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La lite integrale tra Spalletti e Maldini svelata nel film: “Non ti ho messo le mani addosso!”

Il film sullo Scudetto del Napoli svela la versione integrale dell’accesa lite tra Luciano Spalletti e Paolo Maldini durante Napoli-Milan dello scorso anno: “Mi prende per il culo davanti a loro!”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il film sullo Scudetto vinto dal Napoli lo scorso anno – "Sarò con te", appena uscito nelle sale – contiene molte situazioni inedite che non si sono viste in TV. Tra queste la versione integrale della lite tra Luciano Spalletti e Paolo Maldini durante Napoli-Milan di campionato del 2 aprile 2023, allorquando i rossoneri diedero una sonora lezione agli azzurri lanciatissimi verso la vittoria del titolo, piantando i semi della successiva sfida nei quarti di Champions League in cui a imporsi furono ancora gli uomini di Pioli.

La lite tra Spalletti e Maldini

Lo scontro tra l'allenatore del Napoli e il direttore dell'area tecnica del Milan si era consumato nell'intervallo del match, nel momento in cui le due squadre stavano tornando in campo per giocare il secondo tempo dopo che il primo parziale si era concluso sul 2-0 per il Diavolo. Le ricostruzioni dell'epoca avevano centrato parte della lamentela di Maldini, ma mancava il resto, ovvero le ultime parole di Spalletti, con tono alquanto alterato.

Lo scambio acceso tra Spalletti e Maldini, con Leao in mezzo
Lo scambio acceso tra Spalletti e Maldini, con Leao in mezzo

Le immagini nel tunnel del Maradona

La scena inizia col tecnico toscano che sembra avercela con Leao davanti a lui, col dito alzato in segno di monito. Si era pensato a qualcosa legato all'esultanza del portoghese dopo il suo primo gol, ma già in quel momento Spalletti è impegnato a polemizzare con Maldini, che sbuca appena dietro di lui: "E qui sbagli".

Lo scambio di battute integrale

Il milanista allora dice a Spalletti: "Ci vediamo dopo dai. Ci vediamo dopo, è meglio". Poi ecco la frase precisa pronunciata da Maldini, girandosi verso l'allenatore azzurro, dopo che Leao si era messo in mezzo: "Sei nervoso perché hai vinto troppo in campionato mister? Cos'è sta roba?".

A quel punto il film dà conto della reazione di Spalletti, che non ci sta, negando quella che evidentemente era stata la velata accusa di Maldini in precedenza: "Non ti ho messo le mani addosso!". E ancora, rivolto agli altri presenti: "Reagisco così perché mi prende per il culo davanti a loro!", ovvero i suoi giocatori.

Spalletti, nascosto da Leao, che replica in maniera alterata a Maldini
Spalletti, nascosto da Leao, che replica in maniera alterata a Maldini

La versione di Spalletti

Nel dopo partita Spalletti aveva spiegato la vicenda dal suo punto di vista, negando che c'entrasse qualcosa Leao come innesco della miccia ma tirando fuori un'altra situazione di campo del primo tempo: "Con Maldini è successo che io stavo parlando con il direttore di gara perché gli stavo chiedendo spiegazioni sull'ammonizione a Lobotka, dove fa un fallo normalissimo e lui lo interpreta come ammonizione. Stavo chiedendo questo ed è passato Maldini, allargando le braccia, parlandomi addosso e dicendomi che mi lamento sempre, in maniera irrispettosa. È la loro panchina che si lamentava sempre e questo non mi è piaciuto. Anche il fatto che mi abbia parlato sopra non mi è piaciuto. E allora gli ho detto che a lui non l'avrei fatto e ha reagito un po'. Da parte mia è tutto a posto, anzi mi è dispiaciuto. È Paolo Maldini. Qualche anno ci sono stato anch'io nel calcio. Queste sono cose antipatiche quando accadono".

La mano tesa non raccolta da Maldini

Spalletti aveva voluto chiuderla lì, parlando di "cose di campo che vengono ingigantite dalla presenza delle telecamere", ed in molti pensavano che l'imminente doppia sfida di Champions sarebbe stata l'occasione per chiarirsi tra i due, ma le cose andarono diversamente. Nella conferenza di vigilia della gara d'andata giocatasi dieci giorni dopo, il tecnico del Napoli tese ulteriormente la mano a Maldini con parole di apprezzamento, mostrando perfino una foto che aveva pubblicato su Instagram in cui faceva notare che la maglia del milanista era tra quelle cui teneva di più.

Mano tesa che non fu non raccolta da Maldini, che qualche ora dopo – poco prima del fischio d'inizio del match di San Siro – chiuse la questione in maniera gelida: "Non voglio parlare di questa cosa. L'ha già fatto lui e, per quelli che sono i miei giusti, l'ha fatto anche parlando troppo".

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