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La lezione di Adani a chi era in TV con Allegri: “Se stai zitto e hai paura per cosa vieni pagato?”

Lele Adani nell’ultima puntata della Bobo TV, oltre a smentire Massimiliano Allegri si è lasciato andare ad un durissimo attacco contro i colleghi.
A cura di Marco Beltrami
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Lo sfogo di Massimiliano Allegri in diretta su Sky dopo Juventus-Nantes ha fatto molto rumore. Il riferimento alle costanti vittorie di "corto muso" per 1-0 non è stato gradito dal tecnico che ha risposto con rabbia a Stefano De Grandis, dicendosi stufo di ascoltare quelle che ha definito come "ca**ate". Un bis insomma di quanto accaduto anni fa, in occasione della celebre litigata con l'ormai ex opinionista dell'emittente satellitare Lele Adani. Proprio quest'ultimo durante il classico appuntamento su Twitch della Bobo TV, ha colto la palla al balzo per attaccare chi a suo dire non ha avuto il coraggio di rispondere per le rime a Max.

"Andate a vedere i numeri delle mie squadre, sono sempre state miglior difesa e secondo miglior attacco". Così un arrabbiatissimo Massimiliano Allegri ha provato a ribattere con i numeri a chi ha sottolineato i pochi gol della Juventus. I dati però relativi al rendimento offensivo delle squadre da lui allenate in Serie A, Milan e Juventus in particolare, dicono altro, visto che solo in quattro stagioni su undici la sua compagine ha ottenuto il miglior attacco o il secondo.

E proprio su questo Adani ha fatto leva, nella diretta con Cassano, Vieri e Ventola: "Perché dico di dire la verità. Perché l’altra parte ieri sera ha detto delle bugie. Max. Queste sono bugie, perché questa è la verità, che non ha mai avuto con le sue squadre il miglior attacco o il secondo. L’ha avuto quattro volte su undici anni, non sempre: quattro su undici. Di cui gli ultimi due anni, l’anno scorso ha avuto l’undicesimo attacco e quest’anno è il sesto".

Per Adani è inspiegabile dunque che De Grandis e gli altri colleghi in studio non abbiano risposto per le rime alle dichiarazioni di Allegri smentendolo nel merito. Un'occasione per attaccante la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori che vanno in TV con parole forti: "Allora se tu dici una bugia e mi faccio dire che dico delle ca**ate e sto zitto, e ho paura, cosa vengo pagato a fare. Voglio poter dire che non sei preparato. Questo lo so, ci sono tantissimi colleghi, il 95% che va in TV e non è preparato, il 95% dei colleghi vanno in TV annoiati, vanno in TV senza avere il rispetto e la preparazione per chi ti ascolta".

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Un attacco pesantissimo quello dell'opinionista e commentatore, che sottolinea oltre l'impreparazione anche la paura di rispondere ad Allegri che dal canto suo è stato il primo a parlare di "corto muso": "Questo è quello che ho potuto constatare in più di 10 anni di carriera, ma nel momento che è troppo facile stare nel contraddittorio perché, non voglio avere questa preparazione, ma almeno si può dire che in sette partite quest’anno in Europa la Juve ne ha vinta una col Maccabi in casa. Perché questo è quello che è successo adesso. Non dici quello, che il vincere di misura è stato inventato, un’espressione coniata e riciclata dall’ippica da chi ha accusato di non voler essere considerato per quello quando, c’ha costruito una vita di dibattiti. E gli stessi che non hanno avuto la capacità e la libertà, la preparazione e il coraggio di ribattere sono quelli che hanno usato quell’espressione per salire sul carro e dire ‘no, però in fondo conta vincere’. E allora quando adesso non si vince più perché certe cose non vengono fatte rimangiare? Per paura. A parlare di calcio, ho finito".

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