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La frase di Antonio Conte sul Borussia Dortmund che ha fatto arrabbiare la Germania

Le ultime dichiarazioni rilasciate da Antonio Conte dopo l’ottimo successo contro il Bologna hanno creato più di una polemica in terra tedesca. Oggetto del contendere l’ultimo arrivato in nerazzurro, l’esterno Hakimi ex Borussia Dortmund sul quale l’allenatore nerazzurro ha fatto confronti tra il rendimento in Serie A e quello in Bundesliga.
A cura di Alessio Pediglieri
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Galeotta è stata la prima doppietta in Serie A di Achraf Hakimi, l'ultimo arrivato in casa nerazzurra alla corte di Antonio Conte. L'esterno marocchino è stato il protagonista assoluto del successo per 3-1 dell'Inter sul Bologna a Sam Siro che ha confermato il secondo posto in classifica in solitario, alle spalle della capolista Milan. Le due reti segnate dall'ex Borussia hanno fatto esultare anche Antonio Conte che nelle ultime settimane aveva dovuto difendere il giocatore da un avvio non del tutto entusiasmante.

I gol di Hakimi sono stati anche il pretesto da parte del tecnico di confrontare l'attuale rendimento dell'esterno con il suo recente passato a Dortmund. Aprendo le porte anche ad una polemica a distanza con il calcio tedesco che non ha digerito del tutto le dichiarazioni di Conte. L'allenatore nerazzurro ha raccontato a DAZN dell'ex Dortmund che era stato prestato dal Real Madrid al Borussia nelle ultime due stagioni sottolineando come non si fosse mai riuscito ad esprimere ai massimi livelli.

"Il ragazzo ha 20 anni e ha giocato solo due stagioni a Dortmund, dove si gioca un calcio molto meno tattico rispetto al nostro. In questi mesi Hakimi ha dimostrato di sapere lavorare sodo e adesso ha riconosciuto la differenza tra il calcio che si gioca in Italia e quello in Germania. In Bundesliga non studiano così da vicino un avversario e non elaborano i punti deboli in modo così preciso come avviene in Serie A".

Dichiarazioni che non sono piaciute in terra tedesca dove è nata una polemica nei confronti del tecnico nerazzurro, reo di aver sottolineato anche come oggi Hakimi si trovi "nella squadra giusta, con l'allenatore giusto che potrebbe permettergli di diventare uno dei giocatori migliori nel suo ruolo".

Non è una novità l'esaltazione da parte di Antonio Conte verso i suoi giocatori. Nel recente passato non ha lesinato parole d'elogio per Arturo Vidal malgrado il cileno non abbia ancora trovato la sua vera dimensione all'interno della squadra rendendo meno del previsto. Ci sono state parole al miele per Romelu Lukaku, il pupillo di Conte che lo cercò sin dai tempi del Chelsea, o per Sanchez e Lautaro Martinez. Adesso tocca ad Hakimi, concedendo al 22enne la sua fetta di gloria dopo i due gol al Bologna che potrebbero aver scosso il giocatore dandogli la convinzione di poter fare bene anche in Serie A.

Il rendimento di Hakimi in questa stagione

Il rendimento di Hakimi è stato altalenante in questi primi mesi d'esordio nel calcio italiano. Antonio Conte però lo ha spesso utilizzato al di là di perplessità e critiche esterne. Al momento vanta 14 presenze in nerazzurro, 10 in A e 3 in Coppa, con tre gol e 4 assist.

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