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La finale di Copa del Rey senza pubblico: il governo spagnolo dice no alla Federcalcio

La finale di Copa del Rey 2020, rinviata a causa del Covid-19 la scorsa stagione, si giocherà a porte chiuse. La Federcalcio spagnola era pronta a prendere la decisione di far entrare allo stadio il 20-25% di pubblico per assistere alla gara tra Athletic Bilbao e Real Sociedad, ma il governo spagnolo si è opposto: “Non è opportuno in questo momento”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La finale di Copa del Rey 2020 che non si è giocata lo scorso anno in Spagna tra Athletic Bilbao e Real Sociedad per via della diffusione della pandemia da Covid-19, verrà recuperata il prossimo 3 aprile 2021. I baschi saranno chiamati a giocare la prima delle due finali del torneo dato che anche per questa stagione hanno raggiunto lo stesso risultato. Dovranno invece vedersela contro il Barcellona il 17 aprile, dopo sole 2 settimane dalla gara contro la Real Sociedad.

La Federcalcio spagnola, vista la fase ‘piatta' dei contagi in Spagna, avrebbe voluto giocare la partita con il 20-25% di pubblico allo stadio ‘La Cartuja' di Siviglia. Un modo per dare un segnale di speranza e di ripresa al Paese in un momento davvero drammatico per l'intera umanità. E invece il Governo ha deciso di negare questa possibilità decretando lo svolgimento della partita a porte chiuse. "Non è opportuno in questo momento" ha detto il ministro della Sanità spagnola, Carolina Darias.

Le motivazioni del governo spagnolo

Nel corso di una conferenza stampa, proprio come riportano i media spagnoli, la Darias ha argomento questa decisione: "Tutti vorremmo che tutte le persone potessero assistere a questi eventi – ha sottolineato – ma capite bene questo non è proprio il momento giusto". L'inadeguatezza del contesto, dunque, rende impossibile per il governo spagnolo organizzare un evento di tale portata. La Federcalcio stava infatti programmando il tutto nei minimi particolari prevedendo una minima percentuale di pubblico in uno stadio da 60mila posti.

Era in programma anche un incontro con entrambe le società per definire al meglio tutta la macchina organizzativa. Ma non c'è stato niente da fare. È arrivato puntuale lo stop da parte di Madrid. Una decisione in linea con i provvedimenti presi dal resto d'Europa. In queste ultime ore anche l'Ucraina, che domani a Kiev vedrà la disputa della gara tra lo Shakhtar Donetsk e la Roma per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League, ha deciso di chiudere le porte del proprio stadio. Erano infatti previsti più di 10mila tifosi all'interno dell'impianto sportivo.

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