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La doppietta di Leao porta il Milan in testa alla Serie A: Rafa ribalta la Fiorentina

Il pareggio su azione, il 2-1 dal dischetto su rigore concesso col Var per fallo di Parisi su Gimenez. Il portoghese diventa protagonista quando Allegri lo svincola dal ruolo di prima punta.
A cura di Maurizio De Santis
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Ci ha pensato Leao a togliere le castagne dal fuoco al Milan contro la Fiorentina. E ha portarlo da solo in testa alla classifica di Serie A, a 16 punti, +1 su Inter, Napoli e Roma a 15. La sua doppietta ha ribaltato i toscani (2-1): spunto su azione che è un marchio di fabbrica poi ha calciato con freddezza il calcio di rigore assegnato col Var per una manata/trattenuta di Parisi su Gimenez. Non si sente l'annuncio dell'arbitro per un guasto al microfono ma il gesto che fa è accolto dal boato del pubblico, che deflagra una seconda volta quanto l'esterno fa 2-1 a fil di palo. Canta San Siro, Pioli esce a testa bassa: la sua Fiorentina è terzultima (3 punti) assieme a Genoa e Pisa.

Rafa protagonista. Lo è diventato non appena Massimiliano Allegri lo ha lasciato libero di svariare dopo l'ingresso di Gimenez: al messicano il compito di riempire l'area, al lusitano la licenza di affondare il colpo. Liberato dai compiti di prima punta, è uscito dall'ambiguità e dalla morsa dei difensori della Viola riuscendo a ricamare il tempo e lo spazio necessari per trovare la rete del pareggio. Un gol provvidenziale, che arriva dopo il vantaggio improvviso, inatteso, rocambolesco dei toscani: Gosens spinge in fondo al sacco una palla che stava già entrando dopo uno sfortunato rimpallo su Gabbia.

Il Milan in assoluta emergenza per le assenze non poteva fare di più ma ha un faro in mezzo al campo, Modric, che lo aiuta a non finire sugli scogli. La Fiorentina, almeno in questo momento, non è in grado di proporre qualcosa di differente: si aggrappa a Kean e si arrangia come può. Le due marcature sono la fotografia fedele di quel che è stato il posticipo di San Siro: ovvero, un match di una noia mortale per un'ora buona, fino a quando la sfida non s'è sbloccata in maniera tanto casuale quanto fortunosa.

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È la viola che mette il muso in avanti: su un cross lungo di Mandragora, Ranieri è bravo ad agire di sponda, Maignan interviene ma devia la sfera addosso a Gabbia che – suo malgrado – la indirizza verso la porta. Gosens è lì, a due passi e non ci pensa due volte a toccarla quanto basta poco prima che varcasse la linea. Fiorentina avanti ma non ha nemmeno il tempo di esultare che è subito riacciuffata: Leao prende palla all'altezza dei venti metri, non incontra opposizione dinanzi a sé, ha tutto il tempo di fare ancora qualche passo, sistemare bene la palla, prendere la mira e calciarla laddove De Gea può nulla.

Fa tanto, invece, quando compie una parata straordinaria nella fase cruciale della ripresa, nel momento in cui il Milan alza la pressione alla ricerca del raddoppio. L'ex numero uno del Manchester United salva la Fiorentina con una prodezza tecnica da applausi: gran cross di Bartesaghi per Gimenez che calcia ma trova le mani grandi dello spagnolo. Poi arriva il rigore per il Milan che Leao trasforma. È la sua notte, dolcissima, da milanista in testa alla Serie A.

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