54 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Juventus, Sarri “Ho fatto una cazzata cambiando tre giocatori in un colpo solo”

Maurizio Sarri ha traghettato la Juventus in finale di Coppa Italia, in attesa di sapere se si giocherà il trofeo in un ‘derby’ personale contro il Napoli o se sfiderà l’Inter. Contro il Milan la squadra lo ha soddisfatto: “Abbiamo fatto 30 minuti di gran calcio poi non si può chiedere di più a chi ha fatto 70 giorni di divano. Le tre sostituzioni contemporanee? Mi sono fatto prendere dall’entusiasmo”
A cura di Alessio Pediglieri
54 CONDIVISIONI
Immagine

Maurizio Sarri festeggia il primo obiettivo conquistato: la finale di Coppa Italia che si disputerà il prossimo 17 giugno a Roma. Lo 0-0 dello JStadium ha permesso l'accesso alla gara che varrà un trofeo e che si disputerà contro la vincente tra Inter e Napoli: "Tutto fa pensare che il Napoli ce la possa fare, ma sono tanti gli elementi da tenere d'occhio. Anche il clima particolare di uno stadio vuoto". In attesa di sapere se si giocherà la Coppa in un derby con il suo ex club, intanto Sarri si gode la conquista della finale ottenuta con una partita giocata ordinatamente: "Dopotutto non potevo chiedere di più, i giocatori arrivavano da 70 giorni di divano".

Il concetto è chiaro: l'incognita maggiore era capire la condizione psicofisica dei giocatori dopo tre mesi di stop forzato: "Non l'hanno mai fatto. Anche in estate è tutto diverso, ci si ferma 30 giorni ma è un riposo attivo tra attività e allenamenti. Qui sono stati 70 giorni seduti su un divano e a livello fisico e mentale non è facile riprendere subito e calarsi nella parte. Bisognerà avere un po' di pazienza per rivedere i giocatori reattivi" Intanto, però, la finale è arrivata: "Ho visto 30 minuti di buon calcio, siamo stati bravi a dare intensità, ritmo e giocare la palla a due tocchi mettendo in difficoltà l'avversario".

Però, lo stesso Sarri si è complicato da solo la vita nel secondo tempo, quando al 62′ ha dato il via a tre sostituzioni contemporanee: "Sapevo che ne avevo cinque in totale, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo. Lì però, ho fatto una cazzata: quando cambi così tanti giocatori subito non dai più equilibrio alla squadra, si perdono misure e tempi. Volevo dare respiro e mantenere alto il ritmo del gioco".

Infine, il giudizio dei singoli, tra cui Cristiano Ronaldo, opaco in una serata particolare: "Gli ho chiesto un sacrificio, di giocare in avanti, più centrale. E lui ha reagito accettando senza alcun problema ed è questa la notizia più importante, la sua totale disponibilità. Poi sul gioco e sul rendimento non si può dire nulla: anche lui deve ritrovare il ritmo partita non si può chiedere subito tutto a tutti".

54 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views