Julio Baptista e la telecronaca offensiva su di lui alla Roma: “Gente che voleva diventare famosa”

"Ecco Julio Baptista, il tocco… vattene via! Vattene via, nun te vojo più vedé!": era il 24 ottobre 2010, la Roma giocava in trasferta al Tardini contro il Parma e l'allora 29enne attaccante brasiliano era stato mandato in campo da Claudio Ranieri al 7′ del secondo tempo al posto di uno spento Vucinic, dopo che – cosa assai rara – capitan Totti era stato addirittura lasciato negli spogliatoi nell'intervallo, avvicendato con Simplicio. L'ingresso di Baptista non cambiò l'esito del match, che finì 0-0, ma la ‘Bestia' fece a tempo a guadagnarsi la palma di peggiore in campo e soprattutto a diventare immortale per quella telecronaca di parte – ovvero fatta dichiaratamente da un giornalista ‘tifoso' – che poi negli anni ha macinato milioni di visualizzazioni.
Julio Baptista e la telecronaca che lo sbeffeggiava alla Roma: "Non l'ho mai vista e non me ne frega niente"
A distanza di 15 anni, Baptista non è disposto a metterci una pietra sopra e spende parole velenose per chi quel giorno era al microfono: "Quel video non l'ho mai visto e non me ne frega niente. Ho letto e sentito tante cazzate su di me. Ero in un periodo di difficoltà, dove non avevo fiducia e non riuscivo a essere il giocatore di sempre. Capisco il voler diventare famosi, ma ci vuole un po' di rispetto. Molta gente, soprattutto in Italia, si permette di parlare senza sapere. Sembra che alcune persone si ricordino più degli errori che dei gol in rovesciata. Forse andrebbe detto a qualcuno di fare meglio il suo lavoro e di veicolare meglio le informazioni…".
Baptista era arrivato alla Roma nel 2008, proveniente dal Real Madrid. Una prima stagione discreta con Spalletti (11 gol e 4 assist in 37 partite), con la ciliegina del gol decisivo nel derby vinto 1-0 contro la Lazio, poi tuttavia le cose non sono andate bene per il nazionale brasiliano. La seconda annata in giallorosso fu pessima (solo 4 gol) e la terza – quella del "vattene via" – durò solo pochi mesi, visto che Julio a inizio gennaio 2011 fu ceduto a titolo definitivo al Malaga.

"Mi sono sentito un po' tradito – racconta alla ‘Gazzetta dello Sport' il 44enne Baptista, che sta studiando per diventare allenatore – Stavo bene, andavo in nazionale ed ero il migliore in campo. A Roma, invece, non giocavo. Ranieri non mi vedeva molto. E non mi ha mai preso da parte per darmi una spiegazione, mai un chiarimento. Peccato, mi spiace aver chiuso così".