video suggerito
video suggerito

Josè Mourinho, il Re Mida degli esoneri: nei sette addii in carriera, ha guadagnato oltre 110 milioni

L’esonero dal Fenerbahce di José Mourinho dopo aver fallito l’accesso Champions è il 7° subito dal portoghese in carriera. Che però ne è sempre uscito più ricco di prima: dal Chelsea allo United, passando da Real, Tottenham e Roma ha strappato sempre assegni plurimilionari.
A cura di Alessio Pediglieri
0 CONDIVISIONI
Immagine

L'ultimo esonero è targato Fenerbahce: il club turco di fronte alla mancata qualificazione in Champions League, sconfitto dal Benfica, ha deciso di fare a meno di José Mourinho, il tecnico che aveva ingaggiato con uno stipendio da favola (oltre 10 milioni a stagione) per rinascere e tornare grande. Obiettivo fallito, sia in campionato sia in Europa, con il conseguente inevitabile epilogo della separazione prima della scadenza del contratto. Un'abitudine che ha accompagnato lo Special One in carriera, soprattutto nella sua seconda parte, e che lo ha reso a suo modo il  Re delle buonuscite: nelle 7 volte in cui è stato sollevato anzitempo dal proprio incarico, Mourinho si è sempre ritrovato il conto più ricco di prima, di  oltre 110 milioni di euro.

Il Fenerbahce fallisce l'accesso in Champions: Mourinho esonerato

Da essere "Special One" (come è universalmente conosciuto) a "Crying One" (com'è stato definito in Turchia) il passo è stato breve per Josè Mourinho, soprattutto rivivendo la sua avventura in Turchia, iniziata nel 2024, costellata da una infinita serie di polemiche, azzardi mediatici, querele e querelle sfidando non solo gli eteri rivali del Galatasaray, ma anche un intero sistema calcistico. Spesso perdendo la partita su più fronti.

Fino all'inevitabile: i playoff deludenti contro il Benfica, che non hanno permesso al Fenerbahce di conquistare il grande sogno della Champions, sono costati al portoghese l'esonero immediato. Il 7° in carriera, costellata nella prima parte da trionfi sul campo e nella seconda da un conto in banca che si è rimpinguato, strappando sempre contratti faraonici con buonuscite stratosferiche.

Mourinho e gli esoneri: 7 in 25 anni di carriera e tutti con buonuscite milionarie

Grazie ai successi ottenuti soprattutto sulle panchine di Chelsea, Inter e Real Madrid la prima parte della carriera di Mourinho è stata contrassegnata dalle vittorie sul campo. Poi, dalle firme su contratti da top manager a sfruttare la nomea e la fama accumulate. Partendo dall'ultimo esonero al Fenerbahce i conti in tasca a Mourinho sono semplici da fare. Ogni volta che è stato silurato da un club il portoghese ha sempre strappato assegni milionari e negli ultimi anni è accaduto di sovente, ben 7 volte con una cifra intascata record: oltre 110 milioni.

Dal Chelsea al Fenerbahce, passando dallo United, Real Spurs e Roma: 110 milioni incassati

In Turchia ha ottenuto una buonuscita di 16 milioni di euro, in virtù di un contratto triennale che gli garantiva 10,5 milioni netti a stagione. Riavvolgendo il nastro al 2007, al Chelsea Abramovich lo liquidò con ben 21 milioni. Poi fu la volta del Real Madrid, con Florentino Perez che staccò un assegno da 20 milioni di euro. Poi ancora il Chelsea, con i Blues che ancora una volta lo pagarono 10 milioni perché lasciasse la panchina subito. Il record però lo ha ottenuto il Manchester United che si separò da Mourinho pagandolo 23 milioni. Poi altri denari freschi dal Tottenham (17 milioni di euro). Anche la Eoma ci "cascò", proprio prima di andare in Turchia: I Friedkin pagarono l’addio con 3 milioni.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views